Lupatelli: "Totti, stavo per parartelo..."

10/05/2010 12:48

 
«Nel primo tempo abbiamo provato a gesti­re il risultato, nel secondo tempo invece è sceso in campo un buon Cagliari e infatti siamo passati in vantaggio». Non nega che per lui l’Olimpico sia sem­pre uno stadio speciale. «Sono passati tanti anni, ma giocare qui per me è sempre un momento particolare». Se Lupatelli si è ri­trovato di fronte dagli undici metri la colpa è di Biondini, autore del fallo di mano che Bergonzi ha sanzionato con il penalty. Il centrocampista racconta: «Era un fallo di mano involontario. Ho fatto di tutto per tene­re il braccio il più possibile vicino al corpo, ma non posso limitare del tutto i movimenti quando salto. Per fortuna non è accaduto in una partita importante per noi. Però dispia­ce aver preso questo rigore dopo che a noi ne è stato negato uno molto più evidente».
 
Biondini fa riferimento all’intervento in area di Juan su . An­che il centrocampista belga, alla prima da titolare, non ha dubbi. «Quello su di me era un fallo netto». Poi Jeda ha sprecato nel peggiore dei modi il pallone a tu per tu con Julio Sergio. Chi ha rischiato veramente di rovinare il pomeriggio del­la Roma è stato Lazzari, entrato nella ripre­sa per Cossu e autore del momentaneo van­taggio dei sardi. «Ho rischiato di consegna­re lo scudetto all’Inter? Sono solo contento di aver segnato. La Roma è una grande squa­dra e alla fine ha meritato di vincere». Laz­zari racconta la sorpresa al momento del gol. «Ho calciato e la palla è passata in mezzo alla barriera romanista. Non mi ero accorto che la palla fosse entrata». Infine l’analisi di Giorgio Melis, il tecnico. «Abbiamo anche avuto un paio di occasioni per il raddoppio. Poi ha pareggiato, c'è stato il rigore. Un peccato. Abbiamo giocato con tranquillità, determinazione e voglia di fare. Come sempre, il Cagliari voleva gioca­re a calcio, e così è stato. Tutti i nostri risul­tati sono frutto del campo».