Mourinho: «Adesso i giallorossi possono anche pagare il Siena per fermarci...»

07/05/2010 12:29

«Adesso abbiamo due partite molto difficili. Il Chievo è una squadra molto dura da affronta­re, si difende bene ed è pericolosa in contropie­de. Anche il Siena ha molta più qualità rispetto alla posizione che occupa. Se è vero che il presi­dente del Siena sarà felice di battere l’Inter e che pagherà lo stesso i soldi che pagherebbe se la sua squadra si salvasse in serie A, sicuramente questa sarà una motivazione in più per i gioca­tori. Chissà, la Roma che oggi non paga premi di gioco (vuol dire che non pagherà nessun premio per la Coppa Italia, visto che l’ha persa, ndr), chissà, è disponibile per dare qualche soldo in più al Siena. Noi sappiamo che sarà difficile fi­no alla fine. Io adesso non voglio parlare nè di tripletta nè di , perchè ci aspettano due gare di campio­nato molto difficili».

Un premio a vincere, è di que­sto che parlava Mourinho nella zona-mista dell’Olimpico, davan­ti a una mezza dozzina di microfo­ni. Intorno alle 14, il video è ap­parso sul sito del Corriere dello Sport-Stadio e poco dopo la Roma lo ha consegnato ai suoi legali. In passato sono scattati deferimenti per molto meno, per Mou­rinho e non solo per lui. Probabile che la Procu­ra Federale prenda in esame il caso.



Lo spunto per la milionesima polemica è arri­vato al portoghese dall’intervento di lunedì scor­so di Davide Bucciolini, consulente del presiden­te del Siena, Massimo Mezzaroma, a una radio romana. «Il Siena paga 2 milioni di euro ai gio­catori se battono l’Inter» . Ma poche ore dopo, lo stesso Mezzaroma aveva corretto nella forma e nella sostanza il senso di quella notizia: «Paghe­rò la salvezza anche se arriverà a tavolino. Dob­biamo arrivare terz’ultimi per sfruttare eventua­li ripescaggi».



NON PER CASO - Secondo qualcuno, quella di Mourinho era una battuta. Ma nessuno ha riso, nemmeno il tec­nico portoghese. E in effetti come battuta non sembrava molto az­zeccata. Di sicuro, non è una fra­se scappata per caso, a Mourinho non scappa niente per caso. Non dice mai niente per caso. L’inten­zione è quella di tenere alta la tensione nella sua squadra e al­tissima la pressione sulla Roma. Domenica, con­tro il Chievo, ci sarà San Siro a spingere l’Inter, ma la domenica successiva, a Siena, all’ultima di campionato, quando non ci saranno più appelli, sarà necessaria una motivazione in più. E se Mourinho dice a tutti che la Roma chissà, forse, magari, darà un po’ di soldi al Siena per vincere, lo spogliatoio dell’Inter si carica, mentre quello della Roma si infuria (e si sono visti gli effetti del nervosismo e della pressione nella testa dei gial­lorossi...).

Quanto al Siena, è così piccolo e così in fondo alla classifica cosa potrà mai valere la sua dignità di fronte allo scudetto di Josè Mourinho? Il quale, sempre nel garage dell’Olimpico, se l’è presa anche con un giornalista che gli ha chie­sto “un commento su un brutto gesto di Chivu nell'esultanza”. «Non si può esul­tare ora? Non ho visto. Vogliamo parlare dell'aggressione di Mexes a Materazzi? Non l'hai visto? Hai bisogno di occhiali, tu? Scusate se abbiamo vinto la Coppa Italia» .



Curiosamente proprio ieri, l’Aips (Associazione Mondiale della Stampa Sportiva) ha diffuso i risultati di un sondaggio che si è svolto duran­te l’ultimo convegno ad Antalya, in Turchia, con 200 giornalisti provenienti da 96 Paesi. Doman­da: chi è il miglior allenatore al mondo? Rispo­sta: Josè Mourinho, col 36% delle preferenze, poi Ferguson 20%, Hiddink 13.3%, Capello 9.3%, Lippi 8%, Dunga 6.7%, Bielsa 4% e Van Gaal 2.7%, il maestro del portoghese.