Ranieri: "Forza non è finita qui"

06/05/2010 13:26

« Sentivamo troppo la partita, ci ha condannato un episodio, peccato. Ci abbiamo provato, abbiamo fatto del no­stro meglio. Volevamo giocare a calcio, sappiamo che non possiamo essere pe­ricolosi con i lanci lunghi su Toni. Stavolta non sia­mo riusciti a imporre il nostro gioco. Abbiamo fa­ticato tanto e una palla persa a metà campo ci ha punito, loro sono stati bravi. Onore ai vincitori, hanno fatto una buona partita, complimenti a lo­ro ».

Mancano due partite di campionato, con le speranze di conquistare lo scu­detto ridotte al lumicino dopo la vitto­ria dell’Inter contro la Lazio. Ranieri non si arrende: «Faremo fino in fondo il nostro dovere, ci proveremo con tutte le nostre forze».

Nel finale anche l’espulsione di Tot­ti, che ha perso la pazienza con Balotel­li:

«Quello di Francesco è stato un fal­lo di frustrazione che non doveva fare. Ha sbagliato perchè ora si parlerà so­lo di quell’episodio, ma chi la mette su questo piano sono loro. Sono scientifi­ci. Ne paghiamo le conseguenze. Com­plimenti a loro e una tirata d’orecchie a noi».



Spiega perchè gli interisti sono scien­tifici:

«Sono bravi a mettere pressioni all’arbitro e a cercare di condizionarlo. Noi ci siamo innervositi. Siamo caduti nella trappola e non dovevamo farlo, dovevamo giocare a calcio e non siamo risuciti a fare tre passaggi di seguito e su un errore è stato bravo Milito. Nel secondo tempo è andata molto meglio, ma le nostre occasioni da gol non sono state fortunate».



LE MOSSE - A sorpresa è partito con Toni e ha portato in panchina. Spiega la sua scelta: «Ho deciso dome­nica. Francesco sta bene, ma non può giocare ogni tre giorni. Così dopo Par­ma ho pensato che questa volta poteva partire nel secondo tempo».

Assicura che la Roma non mollerà: «Se abbiamo spinto e lottato fino in fon­do con questa armata e abbiamo creato tre occa­sioni vuol dire che siamo vivi. Non abbiamo gioca­to bene, non facevamo girare la palla, restavamo lunghi, non ci riusciva di cambiare gioco. Ci siamo innervositi, non so se ha influito quello che è suc­cesso domenica sera. E poi ci è manca­to il miglior Pizarro. Si era allenato po­chissimo nei giorni scorsi, non riusciva a entrare in partita. Non era lui. Siamo stati poco lucidi, peccato che sia capi­tato in una finale. Loro comunque sono bravissimi, una squadra di carattere » .

Un solo riferimento a Mourinho e ar­riva nel finale, quando già era termina­ta la conferenza stampa: «Volevo ricor­dare che le finali delle coppe naziona­li si giocano quasi in tutta Europa nel­la Capitale. Anche in Portogallo...».