15/05/2010 12:50
Ranieri arrivò a Roma l1 settembre ereditando un gruppo traumatizzato dalla fine del ciclo Spalletti, partendo con due partite di ritardo rispetto a chiunque altro e, soprattutto, con 4 punti di ritardo rispetto al suo collega-rivale Mourinho. Cogliendo la terza vittoria di fila, dopo il fatale k.o. con la Sampdoria, la Roma potrebbe chiudere a quota 80 e il suo fiore allocchiello resterà in ogni caso il girone di ritorno, condotto a ritmi vertiginosi e ancora perfettibile toccando i 48 punti allattivo.
Era quasi inevitabile che questo exploit destasse le sirene azzurre per un tecnico con i requisiti ideali per il dopo Lippi. «Il mio progetto si chiama Roma. Ci ho messo tanto a tornare a casa e qui sto bene». Tagliando corto sullargomento Nazionale, Ranieri ha confermato in pratica che, a meno dimprobabili ribaltoni, il matrimonio proseguirà. Forse già nella prossima settimana avrà luogo un incontro tra Rosella Sensi, i dirigenti e lallenatore per definire le strategie della prossima stagione. «Sarà molto difficile ripetersi», ha detto il mister al termine della gara col Cagliari. Sembrava un modo per mettere le mani avanti, era piuttosto un avviso ai naviganti. Lattuale organico, con unetà media piuttosto elevata, ha bisogno di «tagli» necessari e forse dolorosi, calciatori da rimpiazzare con sostituti in ogni reparto. Nel vertice si affronterà anche il discorso del contratto che probabilmente verrà prolungato di altri due anni, fino al 2013, e ritoccato: Ranieri potrebbe arrivare a 2 milioni di ingaggio a stagione. Sarà anche loccasione per stilare un primo punto di mercato, rigorosamente legato a un budget dinvestimento ancora incerto. Per svecchiare la rosa servono giovani di talento: a cominciare, magari, proprio da quel Giuseppe Rossi che ebbe al Parma e contribuì a salvare i gialloblù al termine di un altro ritorno eclatante.
Intanto, però, Ranieri si concentra sui novanta minuti conclusivi e pensa a non sbagliare formazione: scontata la difesa con Julio Sergio, Motta, Burdisso, Juan e Riise, mentre a centrocampo dovrebbero partire Pizarro, Perrotta e De Rossi, con Menez dietro Totti e Vucinic.