Roma a Parma con la testa alla Coppa Italia

01/05/2010 13:33

 

RINCALZI DI LUSSO - Errore. L’allenatore capitolino si affida al , dentro Taddei, Menez, eMexes, fuori Perrotta, (che contro gli emiliani è andato a segno 12 volte in carriera) e Juan con tanti saluti allo spogliarello della Ferilli ed un occhiolino alla Coppa Italia in programma mercoledì prossimo 5 maggio, tanto per restare in tema.

Per un tecnico ed una squadra che hanno già messo alle spalle il sogno scudetto, c’è una tifoseria che al tricolore ci pensa eccome. Lo dimostra la manifestazione di ieri mattina nei pressi della Figc, dove 400 ultrà hanno protestato per l’arbitraggio, giudicato non obiettivo, di Damato nella gara persa contro la Sampdoria; oppure la spinta, alla partenza di Fiumicino, ai giocatori con il coro “Daje Roma, daje”. Non solo. Oggi pomeriggio sono previsti oltre 5mila tifosi da Roma ad invadere il pacifico Tardini, con altri 2mila (senza biglietto) fuori dallo stadio. Per questo la zona sarà offlimits per chi non è residente o non è in possesso di tagliando e le auto non potranno circolare attorno all’impianto a partire dalle 15 (la partita inizia alle 18) mentre un cordone di centinaia tra poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa, con battaglioni che arriveranno da e Milano, eviterà qualsiasi contatto fra le tifoserie.

 

TRANQUILLITÀ - Sicurezza a parte, in casa dei ducali si respira aria di tranquillità dopo una stagione che ha portato ad una salvezza arrivata prestissimo e all’aggancio dell’Europa diventato quasi per caso un obiettivo stagionale e che ora sembra svanito. Una squadra che è rimasta ai bordi dell’Europa ma che è stata in grado di dare grandi soddisfazioni alla propria tifoseria come dimostrano le ultime gare (vittoria sul e sconfitte a testa alta contro e ).

«Avremo tutti gli occhi addosso e dobbiamodare un’immagine di grande professionalità e grande spirito. Lo abbiamo già fatto con , e . E visto che negli ultimi due casi ci è mancato il risultato, ora è il momento di ottenerlo – afferma Guidolin che poi parla dell’approccio al match –. Sarà fondamentale non farli giocare. La Roma ha dei campioni abilissimi a nascondere la palla e noi non possiamo permetterglielo». Vede il colpaccio anche il ds Leonardi: «Abbiamo fermato l’Inter e il Milan in casa e dobbiamo avere l’orgoglio di fermare sul nostro campo anche la Roma». Quello stesso campo in cui, guarda caso, si è laureato campione d’Italia l’Inter l’anno scorso grazie alla doppietta sotto il diluvio di Ibrahimovic; quella stessa squadra, il Parma, contro cui la Roma vinse (3-1 all’Olimpico) l’ultimo scudetto il 17 giugno 2001.