Roma chiede l’onore dei vinti «Punite quello striscione»

18/05/2010 12:24

SFOTTÒ

Nella festa interista, nonsonomancati i consueti sfottò alle avversarie triturate in questa stagione da double. Da “Ac. Milan chi l’ha visto?” a“Milan-, Roma zero tituli” e “Spqr - Sonoperdenti questiromani”. Questi, gli striscioni esibiti dai 50mila sostenitori dell’Inter. Un paio campeggiavano sul pullman della squadra: “Mourinho come Nerone, a Roma ’je brucia” e, appunto, quello più pesante su , che faceva riferimento al celebre gesto dei pollici esibiti dal capitano giallorosso al termine del derby vinto contro la Lazio (quando la squadra di Ranieri era prima in classifica). Impossibile dimenticare, poi, il fallaccio di su Balotelli nella finale di Coppa Italia, che ha aizzato gli animi dei tifosi.

Ieri, il presidente Massimo Moratti ha minimizzato: «Mi dispiace molto ma credo che in un clima di festaunacosa del genere possa scappare». Le reazioni piccate però non tardano. «Come è stato sanzionato , spero che vengano sanzionati quelli che erano lì - replica mister Claudio Ranieri -. A me piace essere equo e si è rivolto, con i pollici versi, ai suoi tifosi. Questo striscione, invece, se vogliamo, era rivolto all’Italia intera. Ci può essere della goliardia ma ricordiamoci di chi ci guarda». Duro il vice-capitano della Roma Daniele , che se la prende con la maglietta indossata da Materazzi (“Non è successo”): «Non l’ho capita, nessuno lo ha tirato in ballo, ho visto il suo gesto come una ruffianata verso i tifosi».

VELENI

Sullo striscione, è categorico: «È un po’ lo specchio dell’Italia e purtroppo anche della classe politica, e di quei politici che hanno chiesto le scuse ufficiali dal Siena perché si è giocata la sua partita contro l’Inter onorando la propria professionalità». Ecco l’altro capitolo della giornata. si riferisce alle dichiarazioni di Ignazio La Russa, ministro della Difesa e tifoso interista, secondo cui il Siena (battuto 1-0 dai nerazzurri) si sarebbe dovuto vergognare perché «aveva giocato per la Roma» visto il “troppo” impegno. Ieri, La Russa ha corretto il tiro dicendo «che dal Siena, già retrocesso, era lecito aspettarsi un atteggiamento più propositivo alla ricerca della vittoria piuttosto che uno sterile ed inutile zero a zero». Ranieri ha ribattuto: «Forse La Russa è abituato alla Lazio...», mentre il presidente Figc Abete ha chiuso la giornata: «Lo striscione su ? Esaltiamo le cose positive». Più che calcio, parole. Forse troppe.