Sangue, abbracci e... Cucchiai

23/05/2010 12:19

del sangue, dove il grande cuore dei romanisti è venuto ancora una volta fuori, si riscalda a centrocampo per disputare l’amichevole contro la Primavera. A pochi metri di distanza, un piccolo clone. Biondo, con gli occhi chiari e la maglia numero 10 sulle spalle. Si chiama Cristian e a novembre festeggerà il quinto compleanno. Ha un pallone tra i piedi e corre felice verso la porta. Dove c’è Francesco Perrotta, di qualche anno più grande. Cristian vuole tirare, poi ci ripensa. Si ferma per guardare un attimo il papà. E tira.

Prende il pallone con la punta. Colpendolo da sotto. Cucchiaio. Il è scavalcato. Gol.
La Sud, coi suoi 700 tifosi, ha visto tutto. E applaude. L’amore per il piccolo sbocciato. Il cucchiaio di Cristian è stato il divertente fuori programma di una splendida e importante giornata. Sotto un sole estivo, i tifosi sono arrivati allo stadio verso le 9 per andare nelle tende della Croce rossa a donare il sangue. Soddisfatto il professor Tartaglione, che ha curato l’aspetto medico-organizzativo, visto che a mezzogiorno 585 persone avevano fatto «’sto regalo a chi ne ha bisogno». Verso le 11, per tutti i donatori, una gradita sorpresa: a far loro visita il presidente Rosella Sensi, accompagnata dalla mamma Maria. Per lei tanti sorrisi, parecchi autografi, abbracci - soprattutto da parte dei bambini - e una raccomandazione: «Non venda ». Lei ha risposto: «Certo che no» e ha proseguito il giro.

 

In campo, intanto, andava in atto la sfida tra la prima squadra e la Primavera. Sei a zero il risultato finale per i grandi, con un Mexes in grande spolvero: schierato nel secondo tempo centravanti con Toni a sostituirlo in difesa, ha realizzato un gran gol sotto la Sud, grazie a una potente botta di . Applausi per lui e "corna", invece, per l’arbitro Superchi, dei portieri delle giovanili, da parte di : «Me devi da’ il rigore», ha scherzato il , tra le risate generali. Le stesse che, in panchina, si faceva Claudio Ranieri. Anche lui

soddisfatto per come è andata la raccolta: «Sono contento di aver partecipato, credo siano manifestazioni importanti perché ce n’è bisogno. Io sono stato donatore e ti si apre il cuore quando dai qualcosa

di tuo. Sono stato felice di aderire a quest’iniziativa e vi dò appuntamento al prossimo anno».

Sugli spalti anche le sorelle di Rosella Sensi e Angela Fioravanti, moglie di Luciano, alla cui memoria viene intitolata, ormai da cinque anni, la giornata. Presente anche il presidente della Regione, Renata Polverini, che si è complimentata con la Roma per la grande stagione.

 

Dagli spalti sono piovuti i fischi. Oltre a qualche coro di contestazione (da parte di pochi) contro la società. Sono stati gli unici momenti negativi di una giornata, comunque, da ricordare.