16/05/2010 14:15
Meglio non pensarci e godersi, a prescindere, questi ventimila che vogliono dire di persona almeno grazie a una Roma capace comunque di unimpresa senza precedenti e chissà se mai ci sarà unaltra squadra in grado di salire dallultimo al primo posto in classifica. Auto, pullman, pullmini, treno, aereo, arriveranno a Verona con tutti i mezzi. Arriveranno non solo da Roma, ma anche da gran parte delle regioni settentrionali, qualcuno anche dal Sud, perché è vero che la stragrande maggioranza della tifoseria romanista abita nella nostra capitale, ma da qualche anno a questa parte stanno aumentando sempre più i tifosi che vivono al di fuori del grande raccordo naturale, da Varese a Siracusa. Arriveranno e faranno appendere il cartello del tutto esaurito allo stadio Bentegodi, trentatremila posti per la sfida di oggi, seimilacinquecento gli abbonati del Chievo, altri seimila i bambini che la società veneta oggi ospiterà per lultima gara della stagione, mille, circa, i biglietti venduti ai tifosi locali, tutti gli altri saranno colorati di giallorosso, ventimila, una marea, per quello che, tra laltro, verosimilmente, potrà essere lultimo esodo di massa per la tifoseria romanista. Dalla prossima stagione entrerà in vigore la tessera del tifoso, obbligatoria, altrimenti non si può essere tifosi, tessera che ha riscontrato poca simpatia, diciamo così, in gran parte dei gruppi di quella Curva Sud che oggi in massa si trasferirà al Bentegodi per farlo sembrare lOlimpico.
Ieri i tifosi giallorossi hanno esaurito anche le ultime centinaia di biglietti che erano rimasti a disposizione, ce ne fossero stati altri, sarebbero finiti pure quelli perché lentusiasmo intorno a questa Roma è contagioso. Un antipasto, se mai ce ne fosse stato bisogno, della voglia di Roma della sua gente, ieri la squadra lo ha avuto allaeroporto di Fiumicino, prima di imbarcarsi sul volo di linea per laeroporto di Verona da dove poi Ranieri e i suoi discepoli si sono spostati nel ritiro ( alle porte del capoluogo veneto) scelto per questultima vigilia di passione. Quando Ranieri, Totti e compagni sono comparsi a Fiumicino, hanno trovato ad attenderli centinaia di persone al grido noi ci crediamo. Del resto in città lattesa per questultimo atto del campionato, la si vive ovunque, oggi alle quindici quando larbitro Tagliavento fischierà linizio della gara contro il Chievo, la Roma giallorossa si fermerà e tratterrà il respiro per novanta minuti, sperando che oltre che da Verona arrivino le notizie sognate anche da Siena. E se mai dovessero arrivare, potete immaginare cosa potrebbe accadere a Roma. Una festa totale. Oggi, domani, tra un mese perché chissà quando mai finirebbe.