Totti voleva smettere

09/05/2010 10:56



Agli antipodi Non c’è niente da fare, sono due mondi inconciliabili: fuori e dentro il Raccordo, anti e pro . I primi che vedono solo il male: sputi, cazzotti, calcioni. Gli altri che considerano solo il bene: assist, gol e tanta beneficenza. Di sicuro, nel bene o nel male, di parlano tutti. Dalla campionessa di nuoto Federica Pellegrini (anti, ha detto: «Gesto antisportivo») a Sinisa Mihajlovic, incredibilmente pro («Io ho fatto anche peggio»), fino a Luca Benigni, numero uno dell’Associazione Bambino Gesù, l’ospedale pediatrico cui destina molta della sua beneficenza, ovviamente pro: «Francesco è costantemente impegnato nel dare contributo e conforto a chi ne ha più bisogno». È noto il suo impegno per l’Unicef, che ieri ha rivendicato: «È triste che qualcuno strumentalizzi il gesto di mercoledì per mettere in cattiva luce il mio ruolo nell’associazione».

Da romano a romano In cambio del suo impegno, il conforto della à romanista a basta e avanza. Sostegno totale (perfino un prete della Clericus Cup ieri lo ha imitato, falciando l’avversario). Tanto da trasformare Roma-Cagliari (occhio, con l’ex Daniele Conti c’è stato già qualche screzio) in una sorta di T-Day: ieri à tappezzata di poster, oggi tutti all’Olimpico con la maglia numero 10. «È bello che i tifosi vogliano solidarizzare con il capitano — ha detto Ranieri —. Francesco ha sbagliato, ha perso la testa, lo sa. Gli ho detto quello che pensavo (chiarimento c’è stato pure con Montali, ndr). Ma è un ragazzo d’oro, il figlio che ogni padre vorrebbe avere. E sarò felice di averlo con me anche quest’estate: speravo non andasse al Mondiale». Da romano a romano. France’, non te la prendere.