Boniek: «Adriano? Un affare solo se darà il 300%»

30/06/2010 10:31

Al villaggio, mentre i ragazzi gli chiedono l’autografo, vogliono da lui rassicurazioni, commenti, anticipazioni sulla Roma che vedremo la prossima stagione. «Anche perché, la preparazione comincia il 12 luglio, ormai ci siamo...». Zibì, partiamo da Juan: anche lui è andato in gol in questo Mondiale. Pensache abbia definitivamente risolto i suoi problemi? «Nel Brasile, l’altra sera contro il Cile, è stato fenomenale: oltre al primo gol, ha portato movimento, variazioni di gioco, velocità. Ha intorno una squadra che lo valorizza sempre, e lui riesce a dimostrare quello che è, cioè un giocatore forte. Oggi gioca bene, e pare che i guai di due anni fa se li sia lasciati alle spalle. Mabisogna vedere cosa succederà con il ritorno dalle vacanze e il rientro alla Roma, nella stagione pot-Mondiale». Anche Burdisso, nell’Argentina, ha mostrato il suo valore. «Nicolas mi piace, è un buon difensore centrale, ma non parliamo di un campione o di un fuoriclasse. Nonesageriamo. Ricordiamoci sempre che è venuto via dall’Inter perché non voleva fare panchina, quindi il suo futuro è sempre vincolato a questo». : dopo una stagione lucieombre con molti gol, un campionato del mondo da dimenticare…. Che immagine ha? «Vorrei difenderlo subito: la sua immagina rimane intatta, non ha niente da farsi perdonare. È stato autore di gol, di assist fondamentali, come quello a Quagliarella. Le prime due partite le ha fatte bene, poi è subentrata la stanchezza. Nella Roma, ripartirà come sempre, come sa fare lui».

Passiamo ad Adriano: c’è grande attesa e curiosità intorno a lui, anche per lei vale lo stesso? «È un po’ assurdo: veramente, l’ultima volta che abbiamo visto Adriano in forma è stato non meno di tre anni fa, che è un periodo sinceramente un po’ lontano…». Accidenti, è pessimista quindi? «Il problema più grosso lo deve affrontare proprio Adriano, adesso. Smaltire tutti quei chili di troppo, richiede fatica e lavoro. In Brasile si sta allenando? Speriamo. Guardate che lui è venuto a parametro zero: e la Roma, per questo motivo, ha fatto bene a prenderlo. Ma se uno non gioca ad alti livelli da 5 o 6 anni, vi assicuro, non è facile. Solo se si impegna al 300%, ce la farà». Nella Roma che sarà, anche Fabio Simplicio. «La cosa bella del centrocampista brasiliano è che può giocare in tante posizioni diverse: tra e Pizarro, oppure laterale, o arretrato, ovunque insomma. Si parla poco di lui: mi piacerebbe fosse il jolly, la vera sorpresa della stagione. Ha i piedi buoni, è veloce, ha intuito: sembra in forma, o perlomeno….. Almeno lui non è in sovrappeso.