De Rossi, colonna azzurra: quando la quantità si mette al servizio della qualità

08/06/2010 13:25

Anche se deve ancora compiere ventisette anni, DDR è già un veterano non solo del calcio italiano ma anche della Nazionale italiana. E' reduce da una stagione altalenante, dicono, ma solo perchè il suo rendimento non è stato stabilmente sul 7 e mezzo ma talvolta è precipitato più in basso. Nessuno, però, deve dimenticare che per lui è stata una stagione massacrante: prima gli è stato spaccato uno zigomo poi ha avuto problemi ai reni quindi ha dovuto convivere per mesi con un dolore alla tibia senza potersi curare per bene per via di quei guai renali.

Nonostante tutto, Daniele ha messo a segno sette reti in campionato, tre in Europa League e una anche in Coppa Italia. Non male per un centrocampista in crisi. In realtà, DDR ha abituato talmente bene tutti (critica e tifosi) che quando non fa scintille dà l'idea di essere in ombra. Se Josè Mourinho e il Real MAdrid stanno facendo di tutto per portarlo in Spagna, le cose sono due: o sono pazzi oppure DDR è ancora "uno dei cinque più forti centrocampisti al mondo", come l'ha più volte definito Lippi.

Con la maglia dell'Italia, Daniele raramente ha steccato, eccezion fatta per quella gomitata allo statunitense Mc Bride in Germania. Lippi lo considera un intoccabile, spesso gli ha affidato le chiavi del centrocampo azzurro ricevendo in campbio qualità e quantità. E un supporto alla squadra sul piano psicologico che pochi altri sanno, possono garantire. Se nelle prossime settimane riuscirà a scrollarsi di dosso un pò di pensieri e anche il peso delle polemiche che lo hanno accompagnato nel ritiro del Sestriere, Daniele non faticherà più di tanto a confermarsi uno dei giocatori più forti nel panorama iridato. Come indicano le sue attitudini e la sua storia.