De Rossi:«Un gol pesante»

15/06/2010 10:49

Una rete da attaccante vero, da opportunista smaliziato, lì nel cuore dell’area del Paraguay. Il suo dodicesimo centro stagionale, dopo i 7 in campionato (record personale), i 3 in Europa League e uno anche in Coppa Italia. «E’ stato probabilmente il gol più importante della mia storia in azzurro, perchè il calcio di rigore segnato a Berlino contro la Francia non lo conto. Questa è stata una rete pesante, perchè arrivata in un momento particolare per la nostra Nazionale. Sul gol loro io avevo sbagliato, e non è la prima volta che mi capita, e sono contento di aver permesso all’Italia di non uscire sconfitta. Purtroppo, non basta esser un buon colpitore di testa per essere anche un bravo difensore... Su quell’azione mi sono perso l’avversario, ho sbagliato», confessa con grande sincerità. La sua analisi sulla prima partita della Nazionale campione del mondo è molto serena.

«Abbiamo cominciato bene, giocando un buon calcio ma abbiamo commesso un sacco di errori, soprattutto di ingenuità. E così abbiamo beccato il gol del Paraguay. Poi, però, abbiamo cominciato a giocare di squadra, dimostrando di essere una nazionale molto diversa da quella vista contro il Messico. E questo è un buon segno. Chiaro che ci manca ancora qualcosa, sul piano atletico: non siamo brillanti, facciamo ancora un po’ fatica a costruire e a rifinire negli ultimi trenta metri. Manca uno come ? Beh, uno come Francesco manca a qualsiasi nazionale, mica solo all’Italia. Io dico che neppure il Brasile ha un giocatore come lui. Ma sappiamo tutti come sono andate le cose: Francesco ha avuto dei problemi, ne ha parlato con Lippi e il ì ha fatto altre scelte. Ciò che mi sorprende, però, è che spesso qualcuno parla, si ricorda delle qualità di solo quando non c’è, e questo non lo trovo giusto nei suoi confronti».

E ancora. «La prestazione dell’Italia io la vedo come un bicchiere mezzo pieno, anche se so alla perfezione che i critici parleranno di bicchiere mezzo vuoto. Io continuo ad essere convinto che magari all’Italia mancherà qualcosa, ma contro squadre come Argentina, Spagna e Brasile non partirà mai battuta. Noi abbiamo i nostri valori e, vedrete, li metteremo in mostra. Il girone non è nè facile nè difficile: è arrivato il momento di crescere tutti insieme, come abbiamo fatto quattro anni fa a Berlino. Soltanto con una crescita collettiva potremo fare risultati, ma l’esordio a mio giudizio non è stato negativo». Racconta, DDR, che prima dell’inizio della partita ha fatto un discorsetto da veterano al quasi esordiente Pepe, con il quale ha condiviso anni e anni di settore giovanile nella Roma. «Sì, gli ho detto: ricordati da dove siamo partiti, quante volte abbiamo giocato sui campetti di terra battuta, cerca di dare il massimo. Mi sembra che Simone se la sia cavata bene, vero?».