Ecco Bertelli L'Italia infortunata è affidata a un romanista

20/06/2010 10:58

La storia è nota. Vista l'impossibilità da parte di Vito Scala - già da anni nel giro azzurro - di seguire la Nazionale in Sudafrica per problemi personali, Marcello Lippi e la Federcalcio hanno pensato di comune accordo di puntare su Bertelli. Scelta opportuna, visto che Paolo nella Roma - con l'arrivo di Ranieri e del suo di fiducia, Capanna - era stato impiegato nel settore del «». Il feeling con Capanna, comunque, è eccellente, tant'è che lo stesso fiorentino ha detto in più occasioni di «aver studiato da giovane sui libri di Capanna». Fino a dicembre, comunque, Bertelli era stato in predicato di seguire Spalletti allo Zenit Pietroburgo, mail suo no è stato deciso, motivato dal non voler lasciare la famiglia per periodi troppo lunghi. Meno infortuni In realtà, si sussurra, che anche negli ultimi tempi di lavoro in tandem qualche discrepanza ci sia stata. Quale? Sembra che l'allenatore volesse spesso puntare sul potenziamento a base di pesi, mentre il intendesse «alleggerire» i carichi per ovviare ai troppi infortuni dell'ultima stagione spallettiana. Una cosa è certa. La stagione targata Ranieri non solo ha fatto registrare meno infortuni, maanche un recupero dai k.o. più efficace rispetto al passato. Segno che Bertelli ha svolto il suo lavoro in modo eccellente. Modello Roma D'altronde, anche il «Cronometro d'Oro» ha traslocato di poco, visto che a vincere, una quarantina di giorni fa, è stato proprio Capanna. Segnalato come anche l'Inghilterra di Capello si avvale di un ex scuola giallorossa - cioè Massimo Neri, uno degli artefici del terzo scudetto - si può dire ormai che in Sudafrica c'è un modello Roma vincente. Non a caso Bertelli e Cotti, trapiantati in Nazionale, hanno già nel mirino la doppietta Mondiale. Difficile? Certo, ma con loro il motore azzurro è sicuramente in buone mani.