Futuro Roma, altro rinvio

05/06/2010 13:05

CRONACA - L’appuntamento ieri mattina era stato fissato per le undici nello studio pri­vato del professor Ruperto, una stradina vicino corso Francia, zona Nord della Ca­pitale. Intorno al tavolo, oltre al presidente degli arbitri, lo stesso Ruper­to, si sono seduti gli altri due arbitri, l’avvo­ Enrico (Unicredit), l’avvocato Romano Vaccarella (Italpetroli), gli avvoca­ti delle parti, Agostino Gambino e (Italpetroli), Valerio Di Gravio e Fran­cesco Carbonetti (Unicredit). L’incontro era stato preceduto da un comunicato della ban­ca, affidato all’agenzia Ansa, che tutto era stato meno che conciliante: «Unicredit smen­tisce le gravi insinuazioni contenute nel co­municato stampa diffuso al mercato da com­pagnia Italpetroli, che parrebbe attribuire alla stessa Unicredit la paternità di notizie, riferite dalla compagnia Italpetroli come fal­se, apparse sulla stampa. Unicredit, riser­vandosi ogni azione a propria tutela, comu­nica di non essere a conoscenza del contenu­to del progetto di bilancio approvato da com­pagnia Italpetroli né, tanto meno, della po­sizione assunta dal Collegio Sindacale e dal­la società di revisione in relazione al bilan­cio medesimo. In ogni caso Unicredit inten­de, in conformità all’atteggiamento da sem­pre assunto nella gestione della vicenda, mantenere la massima riservatezza circa lo stato dei propri rapporti con il gruppo Ital­petroli».

In realtà nell’incontro di ieri, l’atmosfera è stata assai meno tesa di quello che si potes­se prevedere. Cosa che ha contribuito, al ter­mine di oltre due ore di faccia a faccia, di ri­mandare una possibile soluzione al 23 giu­gno. Al termine dell’incontro, l’unico che ha parlato a taccuini e microfo­ni che nel frattempo si erano radunati sotto lo studio di Ru­perto, è stato l’avvocato Gam­bino:

«Ci auguriamo che tut­to si risolva con una concilia­zione ». E’ l’augurio di tutti, ma non sarà semplicissimo. Unicredit ha chiesto la dispo­nibilità di tutti gli asset del gruppo Italpetroli, compresa la Roma. Italpetroli, al con­trario, sembrerebbe intenzio­nata a dare tutto meno la Ro­ma. Le parti hanno meno di venti giorni per trovare un punto di incontro, altrimenti partirà l’arbitrato vero e pro­prio. E da quanto ci risulta il professor Ruperto, nel caso di mancata con­ciliazione, sarebbe intenzionato a chiuderlo entro il 31 luglio.

SINDACO - Nella giornata di ieri, infine, non è mancato un nuovo intervento del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sempre più in­teressato alle questione Roma calcio: «Pen­so che la pausa estiva possa essere l’occasio­ne migliore per disegnare un futuro solido per la Roma dal punto di vista economico e finanziario. E’ chiaro che una società deve avere questa forza per consentire alla squa­dra di rendere al meglio. Credo che il presi­dente Sensi abbia a cuore tutto questo e sa­prà guidare questa trasformazione» . Allora appuntamento al 23 giugno, anche se non so­no per nulla da escludere tappe intermedie.