La Roma cerca il vice Riise. Arriverà il colpo-Grosso?

07/06/2010 10:28

anche perché c’è sempre bisogno di fare i conti con il budget non enorme a disposizione della Roma, che i
soldi a disposizione dovrà spenderli in altri ruoli (vedi il riscatto del prestito di Burdisso, che Ranieri considera
una priorità assoluta).
 
GOBBI Daniele Pradè, d’accordo con Ranieri, si troverà così a dover scegliere tra un giocatore di esperienza, pronto ad essere gettato immediatamente nella mischia, oppure su un giovane sul quale lavorare in ottica futura. Il nome che è circolato di più negli ultimi giorni è quello di Massimo Gobbi, 30 anni, milanese, in scadenza di contratto con la . Uno che, pur non avendo una straordinaria esperienza internazionale, ha comunque giocato la League. Fu lui una delle vittime dell’arbitraggio scandaloso di Ovrebo contro il Bayern Monaco, col direttore di gara che, per un fallo distruzione, gli sventolò sotto il naso un  che gli costò di . Arrivare a Gobbi, che iniziò la carriera da trequartista prima di essere arretrato da Prandelli sull’esterno di difesa, non sarebbe troppo complicato. Ma il suo nome non convince più di tanto e sicuramente non accende la fantasia dei tifosi. In fin dei conti siamo ancora ai primi di giugno e c’è tutto il tempo per piazzare un colpo differente. E qui si apre un ventaglio di possibilità.
 
GROSSO Un nome che può fare gola alla Roma è quello di Fabio Grosso. L’uomo simbolo del mondiale di Germania 2006. Qualche giorno fa ha ricevuto la mazzata dell’esclusione dai 23 per il Sudafrica. Una notizia spiacevole ma non del tutto inaspettata, colpa di una stagione difficile nella quale lui non si è riuscito a salvare dal disastro juventino. E il nuovo corso bianconero potrebbe non prevedere il suo utilizzo. O, per lo meno, a Torino non si strapperebbero i capelli per la sua eventuale partenza. Grosso va per i 33 anni (li compirà a novembre) e, considerando che lo scorso anno la nell’ultimo giorno di mercato lo ha tolto al Lione per 2 milioni di euro, la questione del costo del cartellino non dovrebbe essere un problema insormontabile. Resterebbe da capire se l’uomo del rigore decisivo nella notte di Berlino accetterebbe di venire a fare la riserva. Forse sì, visto che il ragazzo avrebbe voglia di riscattarsi e potrebbe farlo nella à in cui è nato. Già, perché Grosso romano di nascita, anche se è poi cresciuto in Abruzzo prima di affermarsi a grandi livelli tra Perugia e Palermo. Un’ipotesi affascinante, insomma.
 
MANTOVANI Sicuramente di minor richiamo è il nome di Andrea Mantovani, 26 anni, in forza al Chievo. Giocatore sul quale ha messo gli occhi anche il , uno capace di giocare sia nella difesa a tre sia da esterno sinistro in uno schieramento a quattro. Mantovani, cresciuto nelle giovanili del Torino, ha dalla sua il vantaggio dell’età, il costo più che accessibile del cartellino e la certa disponibilità a partire dalla panchina. Al contrario, manca di esperienza a certi livelli e potrebbe subire il contraccolpo dell’impatto con la grande à e la grande squadra. Fin qui gli italiani. E le possibilità all’estero? «Per fare un buon colpo bisogna allargare la visione» suggerisce Dario Canovi, il decano dei procuratori. Anche se, secondo lui, pure fuori dai nostri confini trovare un buon parametro zero è difficile: «Per fare un affare bisogna partire d’anticipo, come ha fatto benissimo la Roma con Simplicio. Adesso è difficile».
 
BONNART Eppure, qualcosina ancora c’è. Come ad esempio Laurent Bonnart, 30 anni (è nato il giorno di
Natale del 1979) esterno del Marsiglia nel quale è arrivato nel 2007 dopo quasi 10 anni al Le Mans, che gioca prevalentemente a destra ma sa adattarsi a sinistra. Il contratto con l’Olympique scadrà a fine giugno e il rinnovo è sempre più difficile, tanto che il club francese si sta già guardando intorno. Su Bonnart è piombato l’Amburgo ma il suo trasferimento è ancora tutto da definire.
 
PLACENTE Sempre in Francia c’è anche una vecchia conoscenza dei tifosi romanisti. Una conoscenza limitata ai mesi estivi, quelli del mercato. A più riprese negli anni passati, è stato infatti accostato ai colori giallorossi l’argentino Diego Placente. Soprattutto nel periodo a cavallo tra il 2001 e il 2005, quando giocava nel Bayer Leverkusen che sfiorò la vittoria in League. Dopo la Germania, Placente è andato in Spagna al Celta Vigo, poi è tornato in patria al San Lorenzo. Nel 2008 è tornato in Europa al Bordeaux, ma ora, a 33 anni da poco compiuti, è in scadenza di contratto. Giocatore di esperienza internazionale, ha il vantaggio di avere il passaporto comunitario.
 
NAGATOMO Ma, quando Canovi dice di allargare la visione, pensa ad ampliarla molto. Lo sguardo deve andare lontano, lontanissimo, fino all’estremo oriente, al Giappone. Viene da lì il suo suggerimento, un nome non conosciuto, quello del titolare della fascia sinistra della nazionale nipponica che tra qualche giorno si giocherà la qualificazione agli ottavi del Mondiale contro Olanda, Danimarca e Camerun. «Se fossi la Roma scommetterei su di lui». Nagatomo, 23 anni, dell’FC Tokio costerebbe poco, potrebbe anche arrivare in prestito e di ingaggio non prenderebbe più di 400 o 500mila euro. Non solo, sarebbe di certo una ottima mossa in termini commerciali viste tutte le operazioni di contorno che l’acquisto di un giocatore giapponese può comportare. Ma per Canovi è anche un giocatore valido tecnicamente: «Quando ha giocato contro la Corea, non ha fatto vedere palla a Park, quello del Manchester, che pure è un ottimo calciatore.
Stesso discorso contro l’Inghilterra, quando ha cancellato Walcott». Prenderlo sarebbe una scommessa,
eppure c’è già chi in Italia lo ha adocchiato. Il  ha preso contatti con l’entourage del giocatore e il
emiliano, Luca Baraldi, conferma: «Siamo ancora alle prime fasi della trattativa. Abbiamo tenuto d’occhio
lui e le sue prestazioni, potrebbe essere un buon acquisto per noi». Magari anche per una squadra di livello superiore, come la Roma.
 
GLI ALTRI Ci sono poi altri due nomi che sono circolati. Il primo è quello di Ivan Strinic, 23 anni, dell Hajduk
Spalato, che pare sia stato offerto nelle settimane passate a Trigoria. L’altro è quello di Marcio Azevedo,
brasiliano dell’Atletico Paranaense del quale si era a lungo parlato a gennaio. Contatti, ipotesi, scommesse e una certezza: la Roma cercherà un vice-Riise «perché lui lì deve avere un ricambio».