Motta è dell’Udinese: «Ma io volevo restare qui»

27/06/2010 07:00

Questo è quello che dice Motta. Quello che non dice Motta è che dopo un brillante debutto in giallorosso, nel gennaio 2009, le sue prestazioni sono state spesso altalenanti. Spalletti lo aveva confermato, Ranieri ci aveva puntato. Quando però è stato chiamato in causa, il difensore ha deluso un po’ tutti. A Motta, in ogni caso, aveva già risposto il giorno prima Daniele Pradè. «Ho provato in tutti i modi ad evitare la soluzione delle buste, ma Motta ha rifiutato tutte le proposte», aveva spiegato a Sky Sport. La Roma è serena. Il milione e mezzo incassato dalla metà dell’ex giallorosso aiuterà la società a concludere altre operazioni in entrata. Una su tutte: Burdisso. Il cash a disposizione permetterà alla Roma di trattare con l’Inter senza l’assillo dell’ultimo centesimo. Pradè avrà un maggior margine di manovra. E poi, a destra, Motta sarebbe stato un doppione. Anzi, peggio: un triplone. Il titolare è Cassetti, la riserva è Rosi. Per Aleandro è stata rinnovata la comproprietà con il Siena, ma il giocatore cambierà sponda. Dopo aver indossato per una stagione la maglia bianconera, Rosi avrà l’occasione per dimostrare di essere un giocatore da Roma. Ranieri lo aspetta a braccia aperte. Dopo e , sarà il terzo romano e romanista della squadra. «Sarebbe un sogno. Io sono romano e romanista», disse al "Romanista" quando il suo nome veniva sempre più insistentemente accostato alla Roma. Il sogno s’è avverato. Con buona pace di Motta.