Sacchi: «Passai una notte intera a vedere le sue cassette e lo presi»

02/06/2010 06:28

Ed è chiaro che allude tanto all’aspetto professionale, da non mettere neanche in discussione, quanto a quello umano. Due storie, quelle di Simplicio e Adriano, che si sono quasi sfiorate in terra emiliana – l’uno, il centrocampista, arrivava in quel 2004, proprio mentre l’altro partiva per far ritorno all’Inter – ma che si incontrano oggi, a distanza di sei anni, sulle rive del Tevere. «Adriano – ricorda Sacchi – naturalmente lo conoscevo già (il giocatore veniva da una stagione disputata per metà in maglia nerazzurra e per metà a Firenze, ndr). Ma anche lui arrivò a Parma grazie al fatto che ne caldeggiai l’acquisto, sia pure in comproprietà». Due anni importanti furono per Simplicio quelli trascorsi affidandosi allo staff tecnico di Arrigo Sacchi (nel secondo avrebbe collezionato ben 37 presenze con 10 reti all’attivo), così come lo erano stati, sotto il profilo della crescita tecnica, anche quelli vissuti da Adriano, che 37 presenze le mise insieme in due stagioni, ma segnando la bellezza di 23 gol. Anche riguardo a lui, Sacchi non fa mancare il proprio giudizio. «Senz’altro un grande giocatore – dice. – Speriamo che sia maturato».