Sensi-Roma verso l’addio, il 5 luglio si decide

24/06/2010 11:05

La «battaglia», condotta con il sostegno dei rispettivi legali nel corso di una nuova udienza arbitrale dal professor Cesare Ruperto, è durata quasi tre ore. E l’esito rinviato al 5 luglio (appena due giorni prima dell’assemblea di Italpetroli), quando le parti dovranno ripresentarsi, «ma stavolta con un accordo firmato, altrimenti — Ruperto è stato molto chiaro — si andrà a sentenza arbitrale».

L’intesa sarebbe effettivamente vicina, rinviata solo per mettere a punto gli ultimi dettagli. Nel corso dell’incontro, la Sensi si sarebbe infatti limitata a trattare sul numero di immobili che la banca lascerà alla famiglia come «buonuscita». Anche Ruperto l’avrebbe invitata più volte ad accettare le condizioni poste da UniCredit — dunque a rinunciare anche alla Roma — per evitare guai peggiori. E che l’accordo sia in dirittura di arrivo, lo fa intendere anche Agostino Gambino, legale della Sensi. «Siamo fiduciosi, c’è la volontà comune di arrivare alla conciliazione».

Scenari Ratificato l’accordo, UniCredit affiderà la gestione e la vendita degli asset di Italpetroli ad un advisor appositamente nominato, probabilmente una banca d’affari. E la Roma? Dopo il passo indietro fatto da Francesco Angelini, UniCredit starebbe già allestendo una cordata con un fondo americano e alcuni imprenditori romani. Fino ad allora, la gestione sportiva del club non subirà cambiamenti. Gestione sempre più difficile, peraltro. Oggi un cda dovrà approvare la relazione trimestrale ed entro domani sera la Lega calcio dovrà ricevere nei suoi uffici tutta la documentazione per l’iscrizione al campionato. La Roma dovrà dimostrare di aver pagato stipendi e tasse fino ad aprile. È una corsa contro il tempo per evitare penalizzazioni.