24/06/2010 11:08
Rosella Sensi e il numero due di Unicredit Piergiorgio Peluso, accompagnati dai rispettivi legali, si sono trovati faccia a faccia per due ore e mezzo di colloquio, tra memorie e relazioni, appunti e contro deduzioni degli avvocati. Il tentativo di conciliazione è tuttora in corso e, senza una rapida intesa, si avvierà la procedura di arbitrato.
Fin qui le certezze, almeno secondo Ruperto: «Sicuramente non si potrà andare avanti in questo modo per molto altro tempo. Se il 5 luglio le parti non si saranno accordate, andremo a sentenza». È la sentenza che nelliter di arbitrato si chiama lodo e sarebbe in ogni caso impugnabile da ciascuna delle parti in causa dinanzi alla Corte dAppello dove ha sede larbitrato stesso (quindi a Roma) ed eventualmente in Cassazione, col ritardo enorme che potrebbe conseguirne. Il termine per il pronunciamento dellarbitro è contemplato entro 240 giorni dal primo verbale di costituzione. Ruperto ha nuovamente invitato i legali dei Sensi a individuare una procedura riscontrabile di risanamento del debito, mentre Unicredit ha formulato la proposta di produrre elenco aggiornato degli asset del gruppo, compresi quei depositi petroliferi a garanzia di cui si parlò in sede di erogazione dei crediti concessi cinque anni fa e mai riscossi.
Ma su quali nodi imprescindibili verterà leventuale, auspicato, compromesso? E Unicredit sarà intransigente fino in fondo, chiedendo la cessione di tutti gli asset Italpetroli, Roma compresa, garantendo lazzeramento del debito? Ed è realmente possibile che i revisori dei conti (la Bdo S.p.A.) concedano la certificazione del bilancio di Italpetroli anche in mancanza di unintesa? Ancora. Leventuale acquirente della Roma sarebbe scelto direttamente dalla famiglia Sensi - prevedendo magari un affiancamento iniziale nella gestione operativa - oppure se ne incaricherà direttamente la banca? Per avere le risposte esaustive a tutti questi interrogativi bisognerà aspettare i nuovi contatti che a partire da oggi precederanno lultimo round. Intanto, mentre i nuovi sviluppi della contesa hanno già suscitato linevitabile fibrillazione del titolo azionario a Piazza Affari, la società giallorossa si accinge a incassare la provvidenziale rata dei diritti televisivi Sky, attesa in tempo utile (domani) per consentire il pagamento degli stipendi ai calciatori relativi a marzo e aprile, indispensabili per liscrizione al campionato.