Zamorano: "Isla è un affarone"

11/06/2010 12:33

La Roma è interessata a Isla, uno dei giovani emergenti della Nazionale, uno dei gioielli del­l'Udinese. Che ne pensa?

«Se la Roma lo prende fa un gran­de affare. E' molto giovane, ha grandi margini di miglioramento. Può ricoprire diversi ruoli, a cen­trocampo e in difesa, da esterno o al centro. Ha forza fisica e ha fame di arrivare. Per certi versi mi ri­corda il mio amico Javier Zanetti. Non è ancora ai suoi livelli, ma è pronto per fare il salto in una gran­de squadra. Ha fatto un bel cam­pionato da titolare e anche nel Ci­le sarà un punto fermo».

Un altro giovane cileno interes­sante è Sanchez.

«Sarà una delle stelle del Mondiale, uno dei più forti della nostra Nazionale, anche lui è pronto per una grande squadra. Salta l'uomo con gran­de facilità, il campionato italiano lo ha fatto ma­turare ».

Al Cile mancherà Pizarro.

«Ha fatto la sua scelta e va rispettata. Per moti­vi personali ha rinunciato alla Nazionale e non ha chiesto di tornare per i Mondiali per rispetto dei suoi compagni. Nessuno nel nostro Paese lo col­pevolizza per aver lasciato la Nazionale. E' uno dei più forti centrocampisti a livello internazio­nale, in Italia da anni gioca ad alti livelli, all'Udi­nese, all'Inter e alla Roma. Certo, poter contare su Pizarro sarebbe un grosso vantaggio per il Ci­le, ma credo che anche senza di lui la nostra Na­zionale sia pronta per fare un buon Mondiale. Ci arriviamo con una nuova generazione molto in­teressante che ha fame di vincere. Il commissa­rio tecnico Bielsa ha portato una filosofia impor­tante ».

Cosa pensa del ritorno di Adriano in Italia?

«Io non l'ho incrociato all'Inter, è arrivato dopo di me, quando andai in Messico. Ma è un grande giocatore. E' una scommessa, un'incognita. Bisogna vedere come sta psicologicamente. Perchè è an­cora giovane e se sta bene di testa a livello fisico può fare la differen­za e garantire un gran numero di gol » .

L'Inter quest'anno ha vinto tut­to.

«Ho provato una grande emozione, perchè l'Inter mi è rimasta nel cuore. Sono contento per il presi­dente Moratti e la sua famiglia, lui ha investito molto e questi succes­si lo ripagano di tanti sacrifici. So­no felice anche perchè nell'Inter ho ancora tanti amici, a comincia­re da Zanetti. Io non ho vinto mol­to, arrivavo da Madrid, proprio do­ve l'Inter meno di un mese fa ha alzato la Coppa. Quasi un segno del destino».

Come vede questo Mondiale?

«Credo che la Spagna sia la più forte, però sarà il campo a dare i verdetti. Dietro vedo le solite, Argentina, Brasile, Germania e naturalmente Italia. E' sempre una delle squadre più accredi­tate, ha un grande anche se è cambiata molto dopo il Mondiale vinto in Ger­mania. Bisognerà vedere se riuscirà a mantene­re quella compattezza di quattro anni fa. Comun­que manca un attaccante del calibro di Paolo Rossi o Schillaci che possa risolvere le partite».