«E’ sempre "molto bellissimo"»

20/07/2010 11:06

Sarà il fatto che tra poco diventerà padre (il figlio sarà un maschio e si chiamerà Alexander), sarà che a 27 anni è ormai nel pieno della maturità come uomo e come giocatore, ma Mirko Vucinic sembra finalmente pronto per fare il salto di qualità e diventare una stella di prima grandezza nel panorama internazione.
 
Fuori dall’Italia si sono già accorti della sua forza, e non è un caso che il Manchester lo abbia cercato, anche se lui ha voluto confermare che rimarrà a Roma. «Io sto bene qui, per cui resto. Il Manchester? Solo voci, niente di concreto».
 
Per la corsa scudetto sarà «un discorso a quattro con Milan, ed Inter, anche se i nerazzurri
hanno ancora qualcosa in più rispetto agli altri». Con Adriano si gioca bene perché «è sempre piacevole giocare con i brasiliani» mentre l’esperimento del tridente si può tranquillamente ripetere perché «ognuno può giocare con chiunque, basta solo un po’ di sacrificio».
 
Mirko, hai iniziato lo scorso anno alla grande, lo hai concluso ancora meglio. Una stagione, quella scorsa, esemplare per te. Già da questi primi giorni si vede che sei in buona forma. Come ti senti quest’ anno? Come sta andando questo ritiro?
"Lo scorso anno veramente non ho iniziato molto bene, perché ci sono stati uno/due mesi che faticavo ad entrare in forma per colpa dell’infortunio. Spero che quest’anno infortuni non ci saranno."
 
Però poi è andato molto bene il resto della stagione.
"Sì, meglio il resto."
 
Nella prima amichevole sei stato tra i migliori in campo. Gli avversari erano di un livello nettamente inferiore ma tu hai fatto vedere grandissime cose e un gol da antologia.
 
"Sì ma queste partite non sono importanti, comunque quando inizierà il campionato sarà tutta un’ altra cosa."
 
Si può giocare col tridente -Vucinic-Adriano?
"Ieri si è visto che un po’ di sacrificio ci vuole ma il risultato è ottimale. Io sono dell’idea che ognuno può giocare con chiunque. Basta che da parte di quelli che giocano ci sia un po’ di sacrificio."
 
Che Roma sta nascendo qui a Riscone? Migliore o uguale rispetto allo scorso anno? Dove può arrivare, cosa pensi che possa accadere in questa annata?
 
"Sicuramente migliore, perché sono arrivati due giocatori come Adriano e Simplicio che ci daranno tanta qualità."
 
Perrotta diceva che lo scorso anno siete partiti male in campionato. L’obiettivo sarà partire con un passo diverso per non perder terreno?
"Direi che peggio dell’anno scorso non possiamo fare. Possiamo soltanto migliorare. Come detto prima sono arrivati due giocatori importanti. Poi ogni anno, ad inizio campionato è più difficile perché le squadre si rinforzano. Cerchiamo di fare come l’anno scorso, se non meglio."
 
Durante questo mercato Vucinic è stato al centro di tante richieste. Hai mai pensato di cambiare maglia?
"No, sto bene qui. Si sono rincorse voci sul Manchester . Solo voci e basta."
 
Come hai trovato Adriano?
"Bene, perché comunque è uno che ha forza e tecnica. Poi è brasiliano, quindi... Giocare con i brasiliani è sempre piacevole."
 
Milan, Inter e hanno cambiato allenatore. Può essere un vantaggio?
"Mah, sicuramente perché il mister l’anno scorso è entrato durante la stagione e ci ha dato quella scossa che hanno visto tutti, tutto il mondo. L’importante è che facciamo quest’anno come lo scorso. L’anno scorso da quando è arrivato Ranieri abbiamo fatto tanti tanti tanti punti."
 
Ti è mancata la vetrina del Mondiale, ma la  potrebbe consacrarti, la senti questa grande chance?
"Io sto lavorando per farlo. Però il Mondiale ha il suo fascino. La è sempre la  però se potessi scegliere preferirei il Mondiale con la mia nazionale."
 
Con questa squadra e il lavoro di Ranieri puoi vincere il titolo di capocannoniere?
"Non lo so, non mi importa. L’importante è che facciamo punti perché quest’anno la cosa principale è fare punti. Certo, cercherò di fare il mio sotto il punto di vista dei gol."
 
Quella conclusa è stata la tua miglior stagione alla Roma?
"Sicuramente, perchè ho fatto più gol, per un attaccante è importante segnare gol."
 
Ti penalizza il ruolo di esterno?
"No, gioco sia esterno sia centrale. Basta giocare."
 
Da quello che hai visto, è sempre l’Inter la squadra da battere?
"Sono sempre le stesse squadre: Inter, Milan, . Fin qua l’Inter ha qualcosa in più."
 
Lo scambio Mourinho-Benitez sarà indolore o potrebbe lasciare il segno?
"Penso che tutti e due sono grandi allenatori. Poi non so se potrà lasciare il segno o no. Certo sarà difficile ripetere quello che ha fatto Mourinho l’anno scorso."
 
Perché scegli sempre un profilo basso? E’una tattica?
"Se voli basso non ti fai male se cadi."
 
Di te si è sempre detto: un attaccante fortissimo che fai i gol difficili e sbaglia quelli facili. Ora sei più consapevole della tua forza, ti senti cresciuto da questo punto di vista?
"Sì, mi sento cresciuto. Comunque sono tre anni che sto qua, una piazza “molto bellissima” che ti fa crescere. Il primo anno me ne hanno dette di tutti i colori e quello mi ha aiutato tantissimo, poi piano piano ho capito certe cose e sono cresciuto."
 
Cosa hai capito?
"Che non mi devo abbattere e devo lavorare. Lavorando ottieni risultati."
 
Il Bomber Pruzzo ha detto che sei tra i primi cinque attaccanti al mondo. Ti senti così un top player?
"Io mi sento un giocatore normalissimo. Cerco di fare il meglio possibile durante la partita. A volte mi riesce di fare bene, a volte no."