17/07/2010 02:44
«È ora di farla finita con queste sfide provinciali», ha commentato il sindaco Alemanno, secondo il quale Totti ha ragione e i leghisti quando arrivano nella capitale in pochi mesi se ne innamorano, anche se non lo ammettono. «La storia e la bellezza di Roma sono indiscutibili. Totti è innamorato della sua città, come tutti noi», ha detto il presidente della Regione, Polverini. Va giù duro il presidente della Provincia, Zingaretti: «Come al solito la Lega insulta Roma colpendo Francesco Totti. Sbeffeggiando il capitano della Roma, la Lega attacca infatti uno dei simboli di questa città, un campione nello sport e nella vita, un uomo che ha sempre dimostrato grande umiltà e che ha aiutato, spesso senza clamore, le persone in difficoltà. Roba da cartellino rosso per Bossi e la sua cricca». Per Marco Pomarici, presidente del Consiglio comunale, «non bisognerebbe neanche replicare ad alcuni esponenti della Lega. Ritengo però doveroso precisare che nessun contributo economico è mai giunto dal Nord. Roma è una città splendida e non ha bisogno di alcuna luce riflessa per brillare». Enzo Foschi (Pd) definisce i leghisti «non solo invidiosi ma anche bugiardi. Roma, infatti, riceve molto meno dallo Stato di quello che dà», mentre Michele Baldi, leader del Movimento per Roma, aggiunge: «Totti rappresenta quella romanità che ha il coraggio di dire le cose come stanno. Il guaio è che tanti politicanti invece di andare dietro a Totti per opportunismo farebbero bene ad attaccare la Lega senza nascondersi e aspettare parole come quelle di Francesco».