Futuro Roma: ecco i candidati

10/07/2010 12:06

Dunque, chi sarà il nuovo proprieta rio della società giallorossa? Come si può immaginare, se prima della conci liazione tra Unicredit e Italpetroli le vo ci erano tante, ora si sono moltiplicate e la tendenza non accenna ad attenuar si. Prima di provare ad addentrarci in quello che potrebbe essere il futuro del lamagica,c’è da rispondere a una do manda.

Cioè: ora quanto costa la Roma? Nell’accordo tra le parti trovato giove dì sarà inserito un prezzo minimo, prez zo che è di 100 milioni, oltre questa ci fra, e chi comprerà la Roma la pagherà probabilmente di più, il cinque per cen to del surplus sarà incassato come pre mio dalla famiglia Sensi. C’è da aggiungere che la cessione della Roma, Opa compresa, potrà essere fatta a una cifra compresa in un range tra i 130 e i 150 milioni. Che è quello, oggi come oggi, il valore della società giallorossa in base al suo valore in Borsa dove, peraltro, ieri, l’annuncio dell’accordo tra Italpetroli e Unicredit non ha avuto effetti devastanti, anzi, il titolo giallorosso ha registrato un regresso, facendo registrare il ritorno del valore di un’azione a meno di un euro. Sarà interessante da lunedì prossimo seguire con attenzione l’oscillazione del titolo romanista.

Problema questo che solo indiretta mente coinvolge Banca Rotschild. Che già da tempo è al lavoro per cercare il compratore giusto. In Italia e all’estero. Da parecchio tempo circolano parecchi nomi, da un paio di giorni ne circolano ancora di più. In queste due pagine abbiamo provato a indicare quattro possibili soluzioni, tre italiane e una stranie ra, anche se gli stranieri che potrebbe ro essere interessati sono di più. Il nuovo proprietario della Roma molto pro babilmente uscirà tra uno di questi nomi.

 

FRANCESCO ANGELINI

La sua recente ritirata sarebbe solo strategica Avrebbe dei soci

Angelini c’è. Attenendoci alle sole dichiarazioni ufficiali, l’imprenditore farmaceutico, roma no e romanista, è l’unico, anche se ormai più di un anno fa, che ha det to chiaro e tondo voglio la Roma, esponendosi in prima persona, par lando anche di cifre, in un’intervi sta rilasciata a questo giornale, cioè centotrenta- centocinquanta milio ni che, guarda caso, sono le stesse cifre che, oggi, ci risultano come range del prezzo probabile di ces sione del pacchetto di maggioranza della società giallorossa. E’ vero, negli ultimi tempi è filtrata più di una voce di un suo possibile, totale, disimpegno nei confronti del pac chetto di maggioranza della Roma, una ritirata che qualcuno ha spie gato come uno stop arrivatogli da famiglia ed entourage, altri con la necessità di impegnare molta liqui dità in una joint- venture in corso d’opera con una multinazionale americana. Non ci risulta nulla di tutto questo. Preferiamo attenerci all’ufficialità, visti anche i prece denti che nelle questioni societarie della Roma sono tanti e clamorosi. Quindi ricordiamo semplicemente l’ultima dichiarazione ufficiale del gruppo Angelini, un comunicato dato alle stampe il dodici novem bre dello scorso anno, quando si era diffusa una voce incontrollata che lo voleva prossimo all’acquisto della Roma, comunicato in cui si di ceva che non era stata fatta nessu na proposta concreta per l’acquisi zione della società giallorossa, ma si confermava l’interessamento del gruppo alla Roma. Da allora, c’è stato un silenzio assoluto, totale, esagerato, quindi, però, neppure nessuna marcia indietro o disimpe gno dal progetto. Angelini c’è, al meno fino a prova contraria. E se c’è, ha almeno un anno di vantaggio sulla concorrenza, che in una vi cenda come questa può essere il fattore che fa la differenza. Nella sua eventuale avventura, il dottor Angelini probabilmente non sareb be da solo. Nella Roma con una quota importante rimarrebbe an che Unicredit (una garanzia in più per un’ulteriore valorizzazione del brand giallorosso per un’eventuale futura cessione e quindi maggiori garanzie di rientrare dal debito), più un terzo socio di minoranza che potrebbe essere un fondo straniero o uno degli attuali sponsor del club.

 

GIAMPAOLO ANGELUCCI

E’ il candidato più fresco Ha appoggi politici forti

Non è più un mistero per nessuno, ormai, che le ultimissime voci sul futuro assetto societario della Roma, diano in forte e costan te ascesa il gruppo Angelucci, in particolare uno dei figli, Giampao lo, del capostipite Antonio, il re del le cliniche, interessi forti e contra stati soprattutto nel Lazio e in Pu glia, che ci hanno garantito essere grande tifoso romanista, giusto per smentire le voci che negli ultimi giorni lo volevano tifoso della La zio. Abbiamo raccolto non meno di una decina di conferme, Angelucci sta forte sulla Roma, Angelucci prende la Roma, fidati, Angelucci sarà il nuovo proprietario del club giallorosso e compagnia cantando. Per avere un’ulteriore conferma abbiamo chiesto anche a Unicredit. La risposta, testuale, è stata: «Non esiste al momento nessuna offerta o ipotesi Angelucci, a noi non risul ta nulla » , Rimane comunque il fatto che, oggi come oggi, quello della fami glia Angelucci è sicuramente il no me più gettonato, come possibile nuovo proprietario del pacchetto di maggioranza della società giallo rossa. Lo stesso gruppo, ritirandosi in comprensibile silenzio, non ha fatto nulla, anzi, per smentire l’in teressamento. E c’è chi dice che po trebbe contare anche su forti ap poggi politici, a cominciare da quel lo del nostro Presidente del Consi glio. E visto che sempre, in passato, i cambi di proprietà delle squadre del capitale, tutto hanno visto meno che la politica in un ruolo di sempli ce spettatrice, questo è un aspetto che non può essere assolutamente ritenuto come secondario. Si è par lato di una possibile cordata di im prenditori romani con Angelucci al timone, imprenditori romani a cui il Sindaco Gianni Alemanno ha spe dito un messaggio, «ora spero che gli imprenditori della nostra à, ci mettano la faccia » . Tornando al la cordata, supportata dalla voce (incontrollata) di una cessione del la società madre degli Angelucci, Tosinvest, cessione che garantireb be una liquidità di circa 500 milio ni di euro, più che sufficienti per affrontare l’operazione Roma, c’è da dire che è uscito più di qualche nome di possibili soci. Si è parlato del gruppo (ha smentito), i Toti (hanno smentito), Angelini (le famiglie neppure si conoscono).

 

MARIO MORETTI POLEGATO

L’outsider è mister Geox Ha 3 miliardi di patrimonio

Le piste italiane per il futuro proprietario, non sono certo racchiuse all’interno del grande raccordo anula re. Negli ultimi giorni ha preso corpo anche quella riconducibile a un terzo imprenditore italiano, il proprietario del marchio Geox, il dottor Mario Mo retti Polegato il cui nome, non più tar di del febbraio scorso, venne fuori an che come possibile acquirente della Lazio stoppato, peraltro, subito dal presidente Lotito. Ora per l’inventore della scarpa che respira, ci sarebbe questa voglia di Roma, tutta da verifi care. E’ certamente un imprenditore che ha i numeri per poter puntare al pacchetto di maggioranza giallorosso. Il suo patrimonio personale è stimato in circa tre miliardi di dollari, quinto uomo più ricco del nostro paese la sua azienda non conosce crisi, sei milioni di scarpe vendute il tutto mondo, un trend di crescita che non conosce cri si con un incremento annuale stimabi le tra il quaranta e il cinquanta per cento. Tutto questo, poi, realizzato in appena dieci anni, partendo da una piccola azienda con cinque dipenden ti, trasfomandosi nel decennio in un’impresa di successo, giovane, rap presentanta in sessantaquattro nazio ni, ottava azienda mondiale nel setto re delle calzature, cinquemila dipen denti. Di recente ha rilevato anche il marchio Diadora (in passato a più ri prese sponsor tecnico della squadra giallorossa) con l’obiettivo di rilancia re un’azienda che da qualche anno re­gistrava forti perdite. Obiettivo che, visti i precedenti, non facciamo fatica a credere che sarà raggiunto (al timo ne di Diadora c’è il figlio, Enrico, an che vicepresidente dell’azienda).

Succedesse, sarebbe davvero diver tente il derby con la di pro prietà della famiglia Della Dalle pro prietaria di alcuni dei marchi di calza ture più prestigiosi. Ma detta questa che vuole essere una semplice battu ta, nei prossimi giorni sarà necessario che arrivino conferme dell’interessa mento di mister Geox alla proprietà della Roma.

 

 

Gli altri possibili acquirenti

Dall’estero molte voci di fondi Usa tedeschi, arabi

E poi c’è la pista este ra, legittimata dalla presenza come advisor di Banca Rot schild che puà vantare solidi e garantiti rapporti in ogni ango lo del nostro pianeta. Non può certo sorprendere, visti i pre cedenti, che nelle ultime ore le voci su possibili acquirenti che non hanno il nostro stesso pas saporto, si sono moltiplicate in maniera vistosa. Di sicuro Rot schild sta contattando a tre centosessanta gradi. Al punto che sfiora il paradosso che nei giorni scorsi, da più canali, è stata contattata anche la Inner Circle, cioè la società che due anni fa portò avanti la trattati va per l’acquisto della Roma per conto del fondo di George Soros. La risposta è stata un secco no.

In questi ultimi giorni, ci so no stati segnalati, con la solita sicurezza poi mai certificata dai fatti, gruppi tedeschi, ara bi, americani e si potrebbe continuare. Di sicuro, per quanto ci risulta, è stato con tattato un fondo americano, Bain Company, un fondo che fonti economiche garantiscono essere in possesso di una forte liquidità per un’ottima vendita di una partecipazione impor tante. La risposta degli ameri cani, che sarebbero stati anche a Roma incontrandosi con i di rigenti Unicredit, è stata, al meno per il momento, un gen tile no, grazie, lasciando, pare, comunque spazio a un possibi le cambio d’idea. C’è poi da se gnalare la storia relativa a un fondo libico sovrano, Aabar, da poco tempo entrato in Unicre dit con una quota importantis sima che sfiora il cinque per cento, che avrebbe destinato una quota tra il cinque e il die ci per cento, ad investimenti destinati all’intrattenimento e al tempo libero. Il calcio non può certo non far parte di que sta sezione. E allora la Roma sarebbe entrata nel mirino del fondo arabo a cui non manche rebbero davvero i numeri per poter diventare proprietario del pacchetto di maggioranza della società giallorossa.

Voci, chiacchiere, confiden ze, comunque, che da qui al 26 luglio, giorno della ratifica del la conciliazione, aumenteran no, ma che solo dopo quella da ta, scopriremo quanto siano vere o false.