06/07/2010 14:36
E i tifosi? Uno striscione accoglie l´arrivo di Rosella Sensi presso lo studio di Ruperto, salutando quello che sembrava un addio annunciato della famiglia alla Roma: "Virtuosi saluti". Virtuosi come l´aggettivo usato da Rosella per definire la propria gestione, rispondendo a chi chiedeva scudetti e coppe. «Rimpiangeremo questa proprietà», profetizzano sui social network i nostalgici della primissima ora, costretti dagli sviluppi a rimandare le lacrime. Per qualcuno sarebbe «meglio ripartire dalla serie B che essere gestiti da una banca». Altri, invece, usano il muro di internet per lasciare un addio senza rimpianti ma carico di sarcasmo: «Addio Rosella, mandaci una cartolina da Visso», il paese nelle Marche che ha bagnato le origini della famiglia Sensi.
Nella contesa del momento domina soprattutto l´incertezza dei tifosi per il futuro: «Che Roma dovremo aspettarci?» è la domanda più ricorrente sulle frequenze delle radio romane, invase dai commenti dei sostenitori in attesa. «In questi giorni tutti i nostri associati ci hanno chiamato per sapere quale sarà il futuro», conferma Fabrizio Grassetti, presidente dell´Unione Tifosi Romanisti. «Ho ricevuto chiamate in continuazione, sarebbe bello se, come si legge, la Sensi riuscisse a garantire che la squadra costruita dal padre non verrà smembrata. Come tifosi siamo allerta».
La città giallorossa rimane perplessa di fronte alle prospettive di una cordata. Per Grassetti, «è un qualcosa che in Italia non ha mai funzionato. E che per l´ambiente romano sarebbe persino dannoso». Ma il messaggio più chiaro dell´umore della piazza arriva da Marco, ascoltatore radiofonico: «Né forza Sensi né forza Profumo, solo Forza Roma». Alla fine di questa giornata, non resta altro. In attesa del futuro.