L'amaro addio dei Sensi all'impero

08/07/2010 17:53

Una decisione sofferta, quella della famiglia Sensi, che mette fine a un impero petrolifero e immobiliare costruito da Franco Sensi che è stato messo a dura prova proprio dalla Roma. Oberata da un debito di quasi 400 milioni nei confronti delle banche Italpetroli è, da oggi, nelle mani di Unicredit.

L'intesa di massima è stata siglata, ma per i dettagli bisognerà aspettare qualche settimana. Gli avvocati delle parti, Francesco Carbonetti per Unicredit e Agostino Gambino per la famiglia Sensi, continueranno a scrivere sul contratto paginate di clausole e garanzie.

Quello che è già noto riguarda i contorni generici dell'accordo che prevede una buonuscita per i Sensi di circa 30 milioni di euro in immobili, mentre attraverso il meccanismo della cessione dei beni usciranno da Italpetroli gli altri asset immobiliari e petroliferi. Questi finiranno tutti sotto il controllo di Unicredit.

E la Roma? La situazione è diversa. Unicredit e la famiglia Sensi si sono accordati per lasciare la società dentro Italpetroli. Non ci sarà cessione della Roma a Piazza Cordusio, ma questa verrà differita almeno fino a quando non verrà trovato un acquirente. Nessun passaggio diretto, dunque, che porti già la Roma sotto il controllo di Unicredit. La società di & Co. continuerà a essere controllata da Roma2000 (al momento non è ancora stato deciso se far confluire o meno Roma2000 in una nuova newco).

La scatola che conterrà le azioni (circa il 67%, il resto è sul mercato) avrà come compagine azionaria di controllo quella attuale di Italpetroli: 51% ai Sensi, 49% a Unicredit. Ma saranno messe nero su bianco dai legali garanzie precise: immediato mandato a vendere a un advisor (quasi certamente a Rothschild Italia), una nuova composizione del cda (3 componenti), ridefinizione delle deleghe, presidenza della Roma a Rosella Sensi con compiti legati alla gestione ordinaria del club e alla campagna acquisti. Ma soprattutto nell'accordo verrà messo per iscritto che nel momento stesso in cui verrà trovato un acquirente il pacchetto azionario della As Roma verrà ceduto a Unicredit che lo girerà al nuovo proprietario.

La ricerca del compratore è stata avviata da settimane: sono stati contattati fondi nazionali e internazionali. Si è tornati a bussare anche alla porta del Soros Fund Management, dopo il tentativo di acquisto di due anni fa, con risposta negativa. Per ora si sono mossi solo alcuni imprenditori romani (la famiglia Angelucci, la famiglia Toti e Francesco Angelini).