Pigliacelli e Scardina, i tesori di domani

26/07/2010 12:53



PIGLIACELLI - Mirko Pigliacelli, classe ‘93 di Rignano Flaminio, con i suoi 17 anni compiuti il 30 giugno, è il più piccolo del gruppo allenato da Ranieri a Riscone di Brunico ed è anche il nome nuovo per quan to riguarda la scuola dei por tieri giallorossi. La convocazione per il ritiro della prima squadra per lui ha rappresentato una sorpresa, ma soprattutto la ciliegina sulla torta in una stagione straordina ria, culminata con lo scudetto conqui stato con la squadra Allievi Nazionali, ma impreziosita anche dal primo con­tratto da professionista, firmato lo scorso inverno, che lo lega alla Roma fino al 30 giugno 2012. Non altissimo per il ruolo ( 1,84) ha dalla sua una straordinaria esplosività. Tra le sue doti migliori ci sono anche i piedi. Nel la finale scudetto giocata e vinta con tro la , Pigliacelli si è reso protagonista di un’uscita fino a centro campo: stop di petto e apertura perfet ta per un compagno. Roba da applausi e non poco per un ragazzo che stu dia per diventare un moder no. L’allenatore che lo ha lanciato sot to età nella categoria Allievi Naziona li, Andrea Stramaccioni, lo ha recente mente paragonato a un mostro sacro come Angelo Peruzzi. Fatte le debite proporzioni e attivate tutte le necessa rie cautele, Pigliacelli ha tutte le po tenzialità, fisiche e mentali, per diven tare un di prima fascia so­prattutto se seguirà i tanti consigli che in questo ritiro gli stanno dando Julio Sergio e , ma anche un giocato re attento ai più giovani come Philip pe Mexes. Quest’anno Pigliacelli avrà un’ulteriore possibilità per dimostrare le sue qualità. Sulle sue spalle, infatti, cadrà la responsabilità di difen dere la porta della Pri mavera giallorossa al primo anno in una goria totalmente nuova per lui. Pigliacelli potrà dimostrare ancora a Bruno Conti e alla Ro ma di aver fatto bene a puntare su di lui sette anni fa, quando lasciò la Lazio per guadare il Tevere e giocare a Tri goria. 



SCARDINA
 - Se per Pigliacelli la convo cazione per Riscone di Brunico è sta ta una sorpresa assoluta non si può di re lo stesso per Filippo Scardina. Il centravanti classe ‘92 nella scorsa sta gione era stato, insieme a Pettinari, tra i giovani più seguiti da Claudio Ranie ri. L’aria della prima squadra per Scardina in effetti non è una novità, con l’esordio con tanto di gol arrivato lo scorso 16 dicembre in Europa Lea gue contro il CSKA Sofia. Un giorno indimenticabile per un ragazzo che se si guarda indietro non può non pensa re a quanto sia stata importante l’ulti ma annata agonistica per lui. Di que sti tempi, lo scorso anno, Scardina era alle prese con la convalescenza dal grave infortunio al ginocchio (rottura del del ginocchio sinistro, quello su cui fa forza quando salta di testa) che gli aveva impedito di giocare nelle prime gare ufficiali del la Primavera giallorossa, lasciando il posto a un concorrente temibile come Fabio Zamblera. Da allora Scardina si è riconquistato il posto a suon di gol (10 a fine campionato), ha fatto il suo esordio in prima squadra e si è guada gnato anche la prima convoca zione con l’Un der 20 di Fran cesco Rocca. Fisico possente, bravo nel colpo di testa, ecce zionale nel pro teggere il pallo ne e far respirare la squadra nei mo menti di difficoltà, Scardina deve mi gliorare dal punto di vista tecnico, ma soprattutto ha bisogno di iniziare a confrontarsi con il calcio dei grandi. Questo ritiro è una prima occasione, con Ranieri che sabato pomeriggio gli ha regalato anche un quarto d’ora di gioco al posto di Adriano nell’amiche vole contro l’Alto Adige. Nelle prossi me ore però è attesa l’ufficializzazione del suo passaggio in prestito al Livor no. Un’opportunità, da terzo attaccan te in una squadra di Serie B, che Scar dina non ha alcuna intenzione di la sciarsi sfuggire.