Zaia attacca: "macché la Roma, Unicredit finanzi il Nord". Alemanno: "era meglio se taceva"

07/07/2010 10:28

Il coro di proteste è bipartisan a partire dal sindaco Alemanno. «Francamente è una caduta di stile che il governatore del Veneto si poteva risparmiare. L’Unicredit è impegnata da tempo nell’azionariato della As Roma ed è giusto, da questo punto di vista, che svolga il proprio ruolo e che aiuti una delle squadre di Roma a essere sempre più forte dal punto di vista sportivo. Quindi, l’affermazione di Zaia è veramente fuori luogo: è l’ennesima provocazione nei confronti di Roma che davvero lascia il tempo che trova ma è veramente fastidiosa». Enzo Foschi, consigliere regionale del Pd, è netto: «Zaia stia tranquillo e pensi a spiegare ai suoi elettori cosa accadde quando il loro amico, l’ex ministro Aldo Brancher, per salvare dal fallimento la banca della Lega perorò presso Fiorani la causa della Credieuronord a un passo dal crac». Critico con Zaia anche il deputato del Pdl, Fabio Rampelli: «Credo che ai due milioni e passa di tifosi dei giallorossi interessi poco il Zaia-pensiero, mentre a tutto il mondo sano dello sport interessa semmai che chi ha ruoli istituzionali vigili affinché speculatori senza scrupoli possano impadronirsi di un’associazione sportiva, che si chiami Roma o Venezia». Chiude Paolo Cento, presidente del Roma Club Montecitorio: «Zaia prende fischi per fiaschi; Unicredit tutto sta facendo tranne che salvare la Roma. Non c’è nessun favore alla Roma che ha subito molti torti e pochi favori».