12/08/2010 13:00
"Alt, distinguiamo. C'è sconfitta e sconfitta. E questa in amichevole con la Costa d'Avorio non è certo un dramma"
Cominciano ad essere troppe: già 3 in 7 partite, in questo 2010 da incubo senza nemmeno una vittoria
"Una sconfitta dà fastidio pure in amichevole. Però l'ultima volta che avevamo perso al Mondiale con la Slovacchia era stata una batosta di tutt'altro stampo"
Resta il fatto che la nuova Nazionale di Prandelli, CAssano e Balotelli ha ricominciato dallo stesso punto di quella di Lippi
"Qualcosa da registrare c'è per forza: ci siamo visti soltanto per due giorni. Ma ci sono state anche tante cose buone, il primo tempo non è stato affatto male. Giocare in agosto, specialmente contro un'avvesaria forte fisicamente come la COsta d'Avorio, è sempre un rischio"
Non è un alibi, quello degli avversari più in forma?
"Non lo è. Gli ivoriani sono possenti, , non è semplice trovarseli davanti in questo momento della stagione. E' sbagliata la prospettiva nel giudizio di questa partita: non siamo alla fine di un ciclo, ma all'inizio"
A settembre non si può più perdere: ci sono le qualificazioni all'Europeo
"Infatti non abbiamo intenzione di perdere. Non saremo al cento per cento nemmeno tra una ventina di giorni ma staremo meglio di adesso, saremo più allenati e affiatati e in campo si vedrà"
Con Estonia e Far Oer non si potrà dire che l'avversario è più forte
"In teoria sono decisamente abbordabili, ma tutto dipenderà da noi. Tenendo conto che si sta appena cominciando a costruire qualcosa di importante".
Con gli stessi problemi dell'era Lippi: l'attacco fatica a segnare e la difesa è diventata sempre più vulnerabile
"Quando la difesa fa fatica è anche perchè il centrocampo non tiene corte le distanze tra i reparti. E' soprattutto una questione di condizione fisica. Detto questo e senza nascondere la realtà del risultato, potevamo anche vincere, come del resto al Mondiale"
Al Mondiale?
"Magari una volta analizzeremo quelle tre partite con più calma: io dico che avremmo potuto vincerle tutte. Comunque quello è il passato"
E il futuro, davvero non è così nero?
"Se vogliamo fare un dramma di una sconfitta in amichevole facciamolo pure. La verità è che non si può addossare la responsabilità ai nuovi e che bisogna invece guardare avanti con fiducia. Questo è il buongiorno di un ciclo, c'è una squadra piena di giovani che va aiutata a crescere in due anni. E due anni sono lunghi"