La Roma già piace

02/08/2010 11:21

E’ stata Roma vera, stavol­ta. Pur con assenze pesanti: , Pizarro, Juan, Adriano, Fabio Sim­plicio, Doni, Baptista, in attesa dei Burdisso brothers. Niente tridente contro i padroni di casa del Psg. Forse ci sbaglieremo, ma è que­sta la Roma che il tecnico ha in testa, schie­rata con il preferito 4-4-2, Menez nel doppio ruolo di esterno di centrocampo e attaccante aggiunto, Vucinic prima e seconda punta, che va dove lo porta un talento che nep­pure l’età potrà mai ridimensionare. Il capi­tano da queste parti non aveva mai giocato. Ha pensato bene di presentarsi alla sua ma­niera, uno, due, tre lanci dei suoi, cioè una, due, tre occasioni da rete che solo lo svagato Vucinic d’occasione non è riuscito a trasfor­mare in gol. Peccato che quei tre davanti si sia riusciti a vederli per neppure trenta mi­nuti, colpa di un infortunio capitato al talen­to di casa, tutta la famiglia e gli amici in tri­buna. Menez si è fatto male in uno scontro con Coupet che gli aveva negato la rete dopo un numero dell’idolo della banlieu 94. Ranie­ri ha mandato in campo Pit.

Quei tre, almeno finché sono stati insieme, sono stati gli effetti speciali di un bel primo tempo, giocato da entrambe le squadre pen­sando al gol da realizzare piuttosto che da evitare, un grappolo di occasioni da una par­te e dall’altra: l’ex Giuly sull’esterno della re­te, Hourau (mica male) un paio di volte di te­sta, un tiro di Nene parato da Julio Sergio, un tocco di su passaggio di Vucinic salvato sulla linea, una punizione di Riise che Coupet non sa neppure lui come ha deviato, un colpo di testa fallito da Vucinic a porta vuota, ritmo discreto, la voglia di regalare qualche nume­ro, come quando , e chi se no?, ha lancia­to Pit con un colpo di tacco che solo pensarlo è stato un capolavoro. Il gol è però arrivato in apertura di ripresa, al termine di una splen­dida azione dei giallorossi, -Pit-Greco-Riise, cross basso, bel sinistro di Greco per la felicità dei tifosi romanisti perché la Roma non è mai sola. I giallorossi hanno avuto su­bito l’opportunità per il raddoppio, fallo di Makonda su Perrotta in area, rigore, ha trasformato, l’arbitro (un disastro), chissà perché ha fatto ripetere, stesso angolo, Cou­pet stavolta lo ha respinto, così come, subito dopo, ha smanacciato in angolo una punizio­ne di Vucinic. Minuti scoppiettanti, antipasto di una ripresa godibile, anche se un tantinel­lo nervosa. E rovinata dall’arbitro capace di far saltare i nervi anche a Ranieri e Riise al sesto minuto di recupero, dopo che ne aveva dati tre, quando una capocciata di Hourau ha pareggiato i conti, con Ranieri in campo im­bufalito e il norvegese, oh il norvegese, che l’hanno dovuto portare via a forza.