Lo psicologo

24/08/2010 10:50

Uno squarcio soprattutto psicologico al quale i giallorossi non hanno saputo trovare rimedio. Da lì il secondo appunto del tecnico che ha accusato la squadra di non aver reagito: sintomo di una mancanza di personalità sulla quale Ranieri dovrà evidentemente ancora lavorare. Quando la Roma è andata sotto con il primo gol di Eto’o ha perso completamente il senso della partita venendo di fatto investita dall’onda d’urto dell’Inter. E lì sono arrivati gli errori (terzo punto) anche dal punto di vista tattico che hanno messo più volte i nerazzuri in porta e permesso al bomber camerunense di siglare la prima doppietta ufficiale della nuova era targata Benitez. Ranieri cerca comunque di tenere unito il gruppo, assolve in parte la squadra anche complice la potenza di fuoco di un’Inter ancora troppo più rispetto a tutte le altre: Roma compresa. Il tecnico ci va di cesello, riprende ma cerca di stimolare un gruppo potenzialmente fortissimo al quale però in alcuni momenti sembra mancare la «luce».

Uscito Pizarro lì in mezzo sono scomparse le geometrie e , da solo, non è riuscito a tenere incollata la squadra. Alle porte c’è la sfida di campionato contro la matricola Cesena, una squadra che sarà stata programmata (come buona parte delle piccole) per partite a tavoletta. Per & Co. sarà uno scoglio più duro del previsto da evitare e proprio per questo Ranieri sta iniziando un lento lavoro di recupero mentale. la Roma c’è, fisicamente sta abbastanza bene, deve solo ritrovare consapevolezza nei suoi mezzi per tornare a sognare. E magari un po’ di serenità in più anche all’interno della sua «intellighenzia»: ma di questo Ranieri, Montali e Pradè avevano parlato in un’altra riunione «privata» avvenuta poco prima in altre stanze: quella nella quale hanno fatto anche il punto del mercato che verrà. Già, perché a questa Roma per essere a posto, manca ancora qualcosa: unità d’intenti, che al momento sembra ritrovata,… oltre a Burdisso.