«Per Totti nessuna maglia come la Roma»

11/08/2010 11:01

settimane. «Bisogna capire che perdere uno scudetto all’ultima giornata è una cosa che fa male. Se uno non rosica un po’, che sportivo è? Questa volta ci avevo creduto anch’io, avrei voluto vivere questa favola con lui».
 
Le parole di Ilary arrivano quasi in contemporanea col debutto della nuova Nazionale targata Cesare Prandelli.
Da qualche anno a questa parte, la presenza (ma anche l’assenza) di in azzurro è diventata oggetto di discussione. Se da un lato c’è ancora chi sostiene che "abbiamo vinto i Mondiali nonostante ", dall’altro ci si chiede se con lui in campo le cose in Sudafrica non sarebbero potute andare diversamente. Dispute sconfinate di recente anche in ambito politico. A chi le chiedeva delle polemiche suscitate dalla dichiarazione
di che definiva i padani «invidiosi» della bellezza di Roma, Ilary ha ribattuto: «Francesco punzecchia
per alimentare la rivalità sportiva. Ma il senso goliardico delle sue parole viene frainteso, e si sconfina nella politica da barzelletta». D’altronde, l’ultimo caso di fraintendimento, meglio di non comprensione, della sottile ironia del risale a poche settimane fa, quando la citazione di una battuta durante una conferenza stampa a Brunico gli è costata il deferimento da parte della Procura Federale. Su una cosa, però, non ha mai
scherzato: la Roma. One love, one life, direbbero gli U2. Senza compromessi o possibili fraintendimenti.