Ranieri «Siamo ansiosi di far vedere quanto valiamo»

28/08/2010 11:32

«L’Inter è sempre l’Inter, la non può ripetere il campionato dell’anno scorso, e il Milan se prende Ibrahimovic raggiunge il livello dell’Inter». Bolidi, promettono di volare, e dalle retrovie scalpitano pure le ex utilitarie, che hanno fatto il salto di categoria. «Sarà un campionato difficile, siamo in tante sullo stesso livello, ma ci siamo anche noi. Anche quest’anno». Perché in effetti alle avversarie che promettono di partire in quarta, si può dire, con la spavalderia di Carlo Verdone: annate, annate, che tanto ve ripijo a tutte.

Cavalli e spirito Un sacco bella, ma soprattutto vincente. «E umile, motivata, cinica». La vorrebbe così, la sua Roma. Forte di spirito, innanzitutto. «Consapevole che è il collettivo a imporsi, non i singoli. Che senza un’idea di gruppo non si va da nessuna parte, lo abbiamo visto anche al Mondiale. Noi giocheremo ogni partita per vincere, con rispetto dell’avversaria ma senza paura». Sono i suoi cavalli di battaglia con cui un anno fa rivitalizzò la Roma, dopo averla acciuffata sull’orlo del baratro, e la spinse in avanti, a tutta velocità, per 24 risultati utili consecutivi. Ma chissà se basteranno quest’anno, c’è anche la . «E il girone non è abbordabile, come dite voi». In Italia, poi — ripete — «le altre si sono rinforzate...». Proprio questione di cavalli. Di potenza. Se solo si potesse disattivare il limitatore. «Noi un pochino meno, per le note motivazioni...». Qui, invece, è questione di soldi. «Quando non ce l’hai, non puoi spenderli». Lapalissiano. Ma per Ranieri basta a spiegare perché il tormentone Burdisso si sia protratto fino ad oggi. «Ho chiesto solo lui, è un elemento necessario. I compagni sono stati carini a chiamarlo, questo spirito mi piace».

Finalmente La Roma che conosce, giura, «è forte di per sé, indipendentemente da quello che abbia detto il mercato. Forte e determinata, e ansiosa di fargliela vedere. Nessuno degli allenatori ha già vinto lo scudetto? Io lotto da sempre per conquistarlo». Tanto ve ripijo... Ranieri non vede l’ora di mettersi al volante. «La Roma sta attraversando un momento delicato, tra banca e attesa di nuovi proprietari. Ma a noi questo non interessa, noi pensiamo al campo. Vogliamo cominciare a giocare». È un po’ tutto l’ambiente che ne ha bisogno, stressato da questo stato di precarietà cui ora si affiancherà la certezza (si spera) dei risultati. Da oggi. «Dobbiamo partire forte, voglio subito i tre punti. Il Cesena è una neopromossa, ma una squadra compatta e veloce » . Un’utilitaria, ma di quelle che poi al semaforo ti fregano. Mentre alla Roma, oltretutto, manca qualche cavallo... Adriano già k.o. «Approfitterà della sosta per recuperare». Simplicio in ritardo. «Lui veniva da un infortunio». Pizarro a mezzo servizio. «Sta crescendo». Ma, almeno, «i ragazzi sono motivati e ormai mi capiscono. Sarebbe assurdo il contrario, dopo un anno». Si ricomincia.