Roma sottotono, il Cesena si prende il pari

29/08/2010 13:30

La Roma ha avuto le sue occasioni per vincere, com’era logico. Giocavano la seconda del campionato scorso, capace di contendere lo scudetto all’Inter fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata, e una neopromossa che tornava in A dopo 19 anni. Però il risultato finale è giusto, perché i giallorossi hanno ruminato calcio nel primo tempo e hanno avuto qualche tratto da vera Roma solo nel secondo. Juan in difesa e in avanti sono sembrati gli unici davvero già in forma, mentre il resto della squadra è sembrato lontano da una condizione accettabile. Peggio di tutti Vucinic, che ormai è un paradigma: ci sono momenti della stagione in cui gli riesce nulla e altri in cui gli riesce tutto. Questa fa parte della prima ipotesi.

L’impressione è che questo campionato, per la squadra di Claudio Ranieri, sarà molto più difficile di quello passato. È ancora calcio d’agosto — e perciò sarebbe assurdo aprire un processo dopo 90’ — ma alcune smagliature sembrano già chiare: 1) in attesa di Adriano, se mai tornerà quello di un tempo, manca la punta centrale; 2) è deleterio riproporre il di spallettiana memoria, come nel primo tempo, visto che la squadra gioca adesso un calcio molto diverso concettualmente; 3) Ranieri vorrebbe passare al 4-4-2 e lo ha provato nella ripresa, con Taddei al posto di Ménez, ma per questo schema non ha abbastanza esterni di ruolo; vedremo se arriverà Behrami last minute e qualcosa potrebbe cambiare.

L’eroe della giornata è stato Francesco Antonioli, il dello scudetto giallorosso nel 2001, mai troppo amato da queste parti, ma professionista esemplare. Ha parato tutto il parabile e forse qualcosa di più su (ancora molto giù di condizione) nel primo tempo e su Vucinic nella ripresa. Si farebbe un torto al Cesena, però, a rubricare il pareggio come un miracolo del suo numero 1. La squadra di Ficcadenti, ben messa in campo con un sempre propositivo, ha messo in mostra una serie di buoni giocatori, alcuni dei quali anche giovani, particolare che non guasta: Schelotto, Giaccherini, il giapponese Nagatomo. Attenta la coppia dei centrali difensivi, rude ma efficace Colucci nel ruolo di centrale di centrocampo.

Nel primo tempo i romagnoli hanno sprecato due contropiedi che potevano fare molto male, nella ripresa si sono difesi con ordine cedendo troppo campo solo nel finale. La Roma, però, accanto a aveva ben poco. Troppi i giocatori in ritardo e forse troppi anche i cambi tattici di Ranieri, passato nella gara dal al 4-4-2, per finire con un . Segno che la squadra non stavada ndo quello che il suo mister si aspettava.

Il tempo non può che migliorare questa Roma, ma l’obiettivo di partire subito sparati, approfittando di un calendario non impossibile nelle prime quattro gare (Cesena, Cagliari, e Brescia) è già stato intaccato. Bisognerà recuperare in trasferta i punti lasciati al Cesena. A sorpresa sulla carta, molto meno per quello che si è visto all’Olimpico.