03/09/2010 10:41
Prati, cosa direbbe oggi a Marco Borriello? «Di segnare tanti gol, come ha fatto a Genova ed anche con il Milan. Roma è una piazza calda che ti riempie di affetto, ogni rete messa a segno è un aumento di stima ed affetto esponenziale che ti ritrovi nei confronti dei tifosi».
Secondo lei ha fatto bene? «Nel Milan lui faticava a ritrovarsi. Non è facile quando devi battagliare ogni settimana con Pato, Ronaldinho e devi sopportare una pressione fortissima. A Roma è diverso. La gente ha più comprensione ti aspetta, ti aiuta con il suo tifo e tutto questo ti permette di ritrovare morale e quindi condizione: specie se il tifoso vede attaccamento e voglia non ti abbandonerà mai».
Paragoni con la sua epoca? «Negli anni Settanta era un altro calcio. Indubbiamente cera meno pressione e poi la Roma era stata costruita per essere una buona squadra, non per vincere lo scudetto. Quando alla fine siamo arrivati terzi era come se lo avessimo vinto noi. Questa Roma al contrario può provarci e riuscirci. Se Borriello trova la condizione fisica giusta, con Adriano che potrà sicuramente dire la sua e Vucinic... Sono tre uomini da utilizzare al meglio da sessanta gol. Poi cè Totti, uno che segna e fa segnare: ricordiamoci laiuto che può dare il capitano, sia sul piano tecnico sia con il supporto psicologico ad uno come Marco."
Scambi tra Milan e Roma, non sono una novità «Da sempre cè stato feeling, sono due società che si stimano e si rispettano. Io sono stato il secondo ad arrivare, prima di me cera stato Nordahl, poi da Roma sono arrivati Di Bartolomei e Cafu. Adesso è il turno di Borriello, mi auguro per lui che sappia cogliere la palla al balzo».
Chi vince lo scudetto? «Linter resta favorita, però il Milan è cambiato moltissimo con questi due attaccanti è diventato imprevedibile. Ibra e Robinho sono quelli che nelluno contro uno possono risultare devastanti. La Roma era già lì: questo aiuto, più Burdisso ritrovato, la mettono alla pari con i rossoneri. Non guardiamoquesti primi risultati, capitano in avvio dei piccoli passi falsi, mapresto le migliori prenderanno il sopravvento».