"Catenacciari"

16/09/2010 12:54

Sarebbe stato più giusto, a 10 minuti dalla fine, lasciare in campo e togliere un centrocampista. Il tecnico non è d’accordo: «Il tridente non lo possiamo sopportare: se non corrono tutti, la squadra si spacca in due. Prima era abituata a giocare senza punte di riferimento e solo con . Ora deve, però, cambiare: abbiamo anche Borriello, davanti devono stare in due. Sennò che cosa lo abbiamo comprato a fare? E abbiamo anche Adriano e Vucinic». Rimprovera pure Menez e spiega perché è entrato a partita ormai compromessa: «Ci ha messo troppo a riscaldarsi: non deve accadere».

Insiste nel sottolineare i progressi: «Abbiamo fatto molto bene la fase difensiva. E  determinati e grintosi, più veloci a ripartire. L’anno scoro eravamo più propositivi». Ma la Roma delude all’Allianz Arena, soprattutto chi la guarda con particolare attenzione, come Paolo Fiorentino, vice amministatore delegato di Unicredit. Non può piacere a lui che si sta occupando della cessione del club, nè a Rosella Sensi che la vorrebbe lasciare ai vertici in Italia e in Europa. L’inizio della stagione è da buttare: solo un pari, in quattro gare ufficiali, con il Cesena, neopromossa in seria A. Ranieri non può più nascondersi, dopo la terza sconfitta: «Siamo stati troppo passivi, dovevamo fare di più. Anche se abbiamo fatto un passo avanti rispetto a sabato, la sconfitta di Cagliari non l’abbiamo ancora digerita. La timidezza è figlia di quel cinque a uno. Nella ripresa ci siamo disuniti».



«Niente chiacchiere e alibi, servono punti: bisogna scendere in campo comportandoci da grande squadra. Non abbiamo certo dimenticato come si gioca a pallone. Siamo un po’ scoraggiati, non si vince da tanto tempo», l’analisi spietata di . Julio Sergio è amareggiato. Inutili le sue grandi parate: «
Il primo gol è stato un gran colpo di Müller. Mi ha coperto Cassetti». Montali ammette: «Un momento difficile, dobbiamo essere lucidi». Per il , recuperano Mexes, per lo squaificato Burdisso, e Taddei.