Cornuti e mazziati Senza padroni i lupi sono allo sbaraglio

24/09/2010 11:16

Rosella Sensi, presidente giallorosso nonostante il club sia in vendita (ma si sente, in questo momento, l’assenza di un capo riconosciuto; intanto l’avvio è stato il peggiore dal ’74-’75: quell’anno i capitolini finirono poi terzi), siappella a Federcalcio e Lega Calcio perché «per mettere ordine: in assenza della moviola in campo dirigono anche i ciechi», mentre Marco Borriello ha potuto interrompere il silenzio stampa imposto ai giocatori per puntualizzare che la frase «Russo al Milan mi chiedeva la maglia. Quei rigori lì me li avrebbe dati... », è stata solo «frutto di libera interpretazione da parte della stampa. Ciò non toglie che sia stata una serata decisamente “sfortunata”».

A difendere indirettamente la Roma, c’è Adriano Galliani che, prima della riunione di Lega, si è lasciato scappare un eloquente «a Cesena il Milan ha subito gli stessi torti che ha subito la Roma e l’arbitro era lo stesso... » e, pronta arriva la risposta del Palazzo. Il presidente Figc, Giancarlo Abete, anticipa che «proporremo il 14 ottobre per il primo incontro della stagione fra dirigenti arbitrali e i presidenti di A», mentre il numero uno della Lega, Maurizio Beretta, ammette che «si sono verificati più errori di quelli che ci saremmo aspettati».

Le lamentele della Roma, però, fanno sbottare Iachini, mister del Brescia, preoccupato che la grande prestazione dei suoi passi in secondo piano, mentre il patron delle rondinelle, Corioni, sottolinea come «se i torti subiti dalla Roma li avesse subiti il Brescia, e ne ha subiti, l’arbitro Russo avrebbe preso sette in pagella».

Nicchi numero uno degli arbitri, si dice «amareggiato», e deve perfino incassare l’interrogazione parlamentare presentata dal senatore del Pdl, Stefano De Lillo, l’ira del presidente del Roma Club Montecitorio, Paolo Cento, e la mezza scomunica di tale suor Maria Bertilla, secondo cui l’arbitraggio di Brescia-Roma rappresenta «la fotografia del disastro delle coscienze del Paese». In più, in una lettera aperta, si chiede come mai Sky non abbia fatto vedere i replay degli episodi incriminati. Forse non sa che da quest’anno, come prevede la legge Melandri-Gentiloni (ironia della sorte, entrambi romanisti), sono i singoli club ad avere, in linea teorica, competenza sulla regia.

Intanto a Trigoria, l’infermeria pare una fisarmonica. Se quasi sicuramente recupererà per il match di domani con l’Inter, non dovrebbe farcela e Julio Sergio (in lacrime negli ultimi minuti a Brescia) ha riportato una microfrattura al malleolo e starà fuori alcune settimane.