Da Borriello e Cicinho gli unici sorrisi

23/09/2010 10:17


tutte queste difficoltà a Roma, ma l’ex centravanti del Milan sta facendo tutto il possibile in questo momento di difficoltà generale per dare una scossa ad una squadra che sembra sotto shock. Anche ieri sera è stato uno degli ultimi ad arrendersi e ha corso fino all’ultimo degli 8 minuti di recupero concessi dall’arbitro Russo. E’ stato il terminale offensivo nel iniziale di Ranieri, con Vucinic e Menez alle sue spalle, poi la punta centrale nel dopo l’ingresso di Adriano, ma è stato sempre il migliore del reparto offensivo. Sicuramente è quello che corre di più, i maligni dicono per una preparazione fisica svolta a Milanello e non a Trigoria, ma probabilmente solo perché è un gran testardo e non si arrende mai. Al Rigamonti ci ha provato in ogni modo: col , col sinistro, di testa, ha provato a creare gli spazi per gli inserimenti dei centrocampisti, ha tenuto occupata tutta la difesa del Brescia e probabilmente c’erano un paio di rigori su di lui. Uno per un fallo di Martinez e uno per fallo di Bega, che l’arbitro non ha concesso. Nel grigiore generale di questo inizio di stagione, è una delle note liete in casa Roma.


 

L’altra nota lieta è quella che non ti aspetti e si chiama Cicinho. Ieri Ranieri è stato “costretto” a mandarlo in campo visto che Rosi sulla destra stava combinando più guai che altro. Il brasiliano ha risposto con una prestazione positiva, soprattutto in fase offensiva: si è proposto spesso con tanti cross per la testa di Borriello, ha guadagnato un rigore netto che Russo non ha fischiato. Non giocava una partita con la Roma dallo scorso 26 gennaio, sette minuti in un Roma-Catania. Poi più niente prima del passaggio, a febbraio, al San Paolo.

Non voleva tornare, Cicinho, ma in Brasile nessuno ha fatto un’offerta per trattenerlo e quindi è tornato

a disposizione di Ranieri. La società ha provato a venderlo fino all’ultimo giorno di mercato, ma nemmeno in Europa è arrivato un acquirente. Il brasiliano è rimasto, ma soprattutto ha cambiato il modo di rapportarsi alla realtà romana: si allena come un pazzo, anche a casa, perché vuole riconquistare Ranieri. Nel frattempo ha risolto anche alcune questioni personali: si è separato dalla moglie, che è tornata in Brasile, e ora vive con una nuova compagna. Insomma, una vita nuova per un giocatore nuovo. Che spera di tornare quello di un tempo.