Emergenza Roma per la Champions

14/09/2010 12:07

FORMAZIONE -Alla luce di tut­to questo, non è che possano esserci troppi dubbi sulla formazione che scenderà in campo all’Allianz Arena. Il dubbio è soprattutto di scelta tattica: due o tre attaccanti? Ovvero: Menez con Borriello e , oppure uno tra Me­nez e Borriello con il capita­no? Perché è chiaro che l'in­terrogativo non può coinvol­gere anche il numero dieci romanista visto che a Caglia­ri dopo venti minuti è stato sostituito proprio pensando alla sfida di Lea­gue.

L'impressione è che, do­po quello che si è visto a Ca­gliari, Ranieri questa volta possa optare per una forma­zione più conservatrice, cioè due punte e quattro centro­campisti alle spalle, anche se i quattro centrocampisti per forza di cose dovranno esse­re schierati a rombo. Con Perrotta recuperato, sarebbe lui il vertice alto del rombo in quel ruolo di trequartista che ormai sente suo più di qualsiasi altro. Questo vor­rebbe dire Pizarro vertice basso, intermedio, con Brighi favorito sul desa­parecido Fabio Simplicio per andare a indossare la restan­te maglia da titolare. Dietro ci pare tutto chiaro: Burdisso e Juan coppia di centrali, Ro­si sulla fascia destra e Cas­setti a sinistra, a meno che Ranieri non voglia sorpren­dere rilanciando Cicinho.

RIISE -Ieri mattina a Oslo, il norvegese si è sottoposto a una serie di accertamenti radiografici.

L'esito, a grandi linee, ce lo ha spie­gato il procu­ratore del giocatore, Jan KvhalheimRiise sta meglio, su questo non ci sono dubbi. Ora giove­dì prossimo dovrà fare nuovi accertamenti e solo dopo questi ultimi potremo sapere quando potrà rientrare a Ro­ma ». Nell'attesa, Riise ha parlato a un sito norvegese puntando su una guarigione più breve del previsto:«Ora non sento più nessun sinto­mo. Dell'infortunio non ricor­do niente, l'ultima cosa che ho in testa è che stavamo fa­cendo riscaldamento tutti in­sieme. Poi ricordo di essermi ritrovato in ospedale e la mia famiglia era lì. Ho ricevuto un abbraccio da mia figlia ed è stata una bellissima sensa­zione. Ho chiesto a mio fra­tello cosa ci facessi lì e lui mi ha spiegato cosa era succes­so. Ora voglio pensare solo a tornare il prima possibile»