21/09/2010 11:26
Ranieri resta fiducioso e spera di ribaltare, a breve, la situazione. La ricetta del mister, o almeno questo è quello che dice, è arrivare al più presto a una vittoria. Poi, con i risultati, arriveranno la fiducia e la capacità di ripercorrere il cammino della scorsa stagione.
A Brescia, la Roma è passata da grandi imprese (il 4-2 dellanno dello scudetto; il 3-2 con tripletta di Totti nel 2002) a clamorosi tonfi (la sconfitta 1-0 del 31 gennaio 2004 che costò il primo posto). È una trasferta difficile e Ranieri sarà chiamato a scelte anche spinose, viste le condizioni fisiche del gruppo. Francesco Totti, ad esempio, ha chiuso in riserva la partita contro il Bologna e, visto che sabato arriverà lInter a San Siro, non è escluso per lui un turno di riposo o un impiego solo part-time.
In questo ambiente «sportivo» difficile resta sullo sfondo la situazione societaria. Linvio del memorandum informativo per la vendita della società, che era previsto tra ieri e oggi, è slittato ai primi giorni di ottobre in attesa dellapprovazione del bilancio da parte del consiglio damministrazione del club. La decisione nasce dalla necessità di fornire ai potenziali acquirenti un aggiornamento più dettagliato sulla situazione economica e finanziaria della società. Lapprovazione dovrebbe arrivare il 25 settembre e la documentazione arrivare alladvisor Rothschild i primi di ottobre.
In pista restano le opzioni romane (Angelucci il più attivo) ma anche quelle straniere. Si è mosso da Abu Dhabi il fondo sovrano Mubadala e si vocifera di due pretendenti russi. Il primo nome è già stato fatto da un sito internet russo: Leonid Fedun, vicepresidente della Lukoil, proprietario dello Spartak Mosca, che avrebbe intenzione di spendere 200 milioni di euro.
Anche dagli Usa si sono fatti avanti investitori, collegati a holding statunitensi e canadesi con investimenti nel settore dello sport, in particolare nel baseball, interessati a diversificare il proprio portafoglio nel calcio europeo.
Unicredit dice di non aver fretta di vendere. È vero, ma oltre che una scelta è anche una necessità. La banca preferisce una soluzione straniera, ma ci sono ancora troppi punti interrogativi per convincere davvero un magnate o un fondo estero a buttarsi nellimpresa. Il nodo della costruzione dello stadio (permessi, leggi, accesso ai finanziamenti) è fondamentale e nessuno può ancora fornire garanzie. Un anno fa fu presentato in pompa magna un progetto, alla presenza anche del sindaco Alemanno, ma da allora non è stato fatto neppure un passo avanti.
Le voci di dimissioni della.d. di Unicredit, Profumo, sono soltanto lultimo anello della catena. Cosa ne sarà della Roma?