Lo show di Ranieri ''La Roma ha gli attributi''

18/09/2010 20:26

RANIERI E TOTTI - Inizia così il "one man show" del tecnico, che per toni e tempi (non per i contenuti) ricorda da vicino l'exploit spallettiano post Roma- di un anno fa, ma anche il celebre assolo di Trapattoni ai tempi del Bayern Monaco. Proprio da Monaco riparte Ranieri: "Volevamo giocare per vincere e non ci siamo riusciti, le responsabilità sono dell'allenatore, non mi tiro indietro. Figuriamoci se lo faccio a Roma, casa mia". Solo l'antipasto prima della pietanza più attesa: "Ho letto che sarebbe contro di me, cose più assurde non si potevano scrivere. Il nostro è uno spogliatoio sano, non accetto illazioni. Con tutti ho un rapporto leale, figurarsi con il mio capitano, che ha subìto mille infortuni per la sua squadra. Posso sbagliare a toglierlo o a lasciarlo in campo più del dovuto. Ma tutto quello che faccio lo faccio per la Roma". Un po' di "catenaccio" per difendere la squadra: "Andatevi a vedere con quali moduli ho vinto nella mia carriera. Anche l'anno scorso me ne avete dette peste e corna. Abbiamo iniziato male per una serie di fattori, ma non voglio alibi". Prima del colpo ad effetto: "La squadra

ha le palle e lo dimostrerà".

RANIERI E LA SQUADRA - Impersonando anche il ruolo che i giornalisti presenti speravano di poter interpretare, il tecnico si riserva una domanda: Perché non gioca Simplicio? "È arrivato che aveva una lesione pregressa, ha iniziato a lavorare insieme a Pizarro e che venivano da un problema e dalla nazionale. Se sono alla pari, secondo voi chi gioca? Giocano i campioni che hanno dato tanto alla Roma. Simplicio avrà il suo tempo. Questa è realtà, non la vostra". Il passare di minuti e parole incendia anche l'umore del tecnico: i toni si alzano, la voce cresce di tono. "È un momento difficile, ne ho passati tanti, credete che sono stato sempre con il sigaro? E anche i miei giocatori, sanno soffrire e lo hanno dimostrato. Siamo un tutt'uno. Come l'anno scorso, quando nessun credeva in noi. Siamo partiti con l'handicap, come l'anno scorso. E come l'anno scorso ne verremo fuori. Questo ve lo sottoscrivo". Pugni sul tavolo, cala il sipario, arrivederci a domani.

LARGO A MENEZ - All'Olimpico è in arrivo il . "Gara difficile, lo sappiamo, saranno tutti arroccati dietro e ripartiranno. In contropiede". Anche per questo Ranieri pensa ad una squadra attenta ma più propositiva. Troverà una maglia Menez, trequartista alle spalle di e Borriello o - più probabilmente - laterale di sinistra nel 4-4-2. Nell'allenamento di rifinitura il tecnico ha provato addirittura un tridente con il francese e Adriano ai lati di . Presto ancora, però, per rivedere il brasiliano in campo dall'inizio: come a Monaco, Adriano troverà spazio in panchina (non più di mezz'ora la sua autonomia), al fianco del rientrante Vucinic. Ieri l'attaccante montenegrino era segnalato in netto miglioramento dopo la botta all'anca (con ripercussioni sulla schiena) ricevuta in nazionale. Stamattina il via libera dello staff medico, con la speranza di poter utilizzare il giocatore nel finale di gara. Gli impegni imminenti con Brescia (mercoledì) e Inter (sabato), potrebbero consigliare di non aver fretta. , lasciando il campo di Trigoria, chiede calma all'ambiente: "Siamo i primi a voler vincere". Nessun dubbio sul ritorno dall'inizio di Mexes: con la di Burdisso toccherà al centrale francese far coppia con Juan per provare ad arginare l'esondazione di gol subiti, costata tre sconfitte in quattro gare e un mare di critiche a squadra e tecnico. Che rendono la gara con il il primo crocevia dell'anno.