Menez: «Voglio giocare una grande Champions»

05/09/2010 10:54

dica: «Per me era la prima volta allo Stade De France, forse ho sentito la pressione e mi dispiace. Questi

match sono come quelli di , è il caso che mi abitui a giocare partite così importanti 


». Per farlo c’è solo un modo: diventare, sempre di più, un punto fisso della Roma: «Per me sarà decisivo giocare partite di così alto livello, per poter essere utile alla mia squadra e anche ai Blues».



La sconfitta con la Bierolussia complica i piani di Blanc, ma il girone di qualificazione è appena iniziato: «È vero - conferma Jeremy, che ha giocato 69 minuti non positivi secondo la stampa francese - non bisogna abbassare la testa anche se siamo molto delusi. Torniamo già in campo martedì contro la Bosnia e dobbiamo prendere i 3 punti. Qui c’é un gruppo che può sbocciare. Questa sera (venerdì, ndr) ci hanno fatto una rapina, abbiamo avuto tantissime occasioni nel primo e nel secondo tempo, ci è solo mancato il gol. Per questo non bisogna buttare via tutto, si sono viste delle buone cose e di conseguenza a queste dobbiamo

aggrapparci in vista del prossimo match. È troppo poco tempo che giochiamo insieme e la squadra deve ancora prendere forma». 

Stessa grinta anche nelle dichiarazioni di Philippe Mexes: non più capitano (la fascia è andata a Malouda), il difensore si prende comunque la responsabilità della squadra sulle spalle: «È stata una mazzata, purtroppo proprio davanti alla nostra gente, al nostro Stade De France. Ma abbiamo solo perso una battaglia, non la guerra. Martedì si torna in campo, dobbiamo rialzare la testa, il più velocemente possibile. C’era tanta attesa attorno a questa nuova Francia e sfortunatamente è arrivata una grandissima delusione». Mexes prova a

spiegare quale sarebbe la ricetta giusta per rialzarsi: «Dobbiamo cercare di scacciare tutti i brutti pensieri e pensare a ripartire. Abbiamo bisogno di riprenderci le nostre certezze, la nostra fiducia e di vincere. La squadra ha bisogno di vittorie, di risultati, ma anche di giocare bene. È questo che ci può far risalire la china, vincere martedì per riacquistare un po’ di fiducia. Mancano gli automatismi? L’allenatore deve ricostruire una squadra e non può riuscirci dall’oggi al domani. Non può pensare di trovare uno Zidane, un Blanc, un Desailly, un Thuram da oggi a domani. Occorre legarsi e credere in  Blanc, nei giocatori che ha a disposizione e con

questi andare avanti».




Fiducia, quindi, è la parola chiave. Nella Francia ma anche nella Roma. Con le dichiarazioni di due giorni fa, Mexes ha dato l’idea di non averne più tantissima dopo l’arrivo definitivo di Burdisso, ma la realtà è che Ranieri - e tutta la Roma - puntano su di lui. Come ha detto a Riscone. Tra tre giorni, appena tornerà a Trigoria, se ne accorgerà.