04/09/2010 10:16
Il 25 aprile di questanno, ha assistito dalla panchina alla sconfitta con la Sampdoria, costata lo scudetto, e non ha trattenuto le lacrime. Ormai, per i tifosi, Mexes è romano quanto Totti e De Rossi. Il triangolo no Ma se il cuore ha le sue ragioni, la ragione gli ricorda altro: che quel 25 aprile sedeva in panchina, appunto, mentre in campo sfilava Burdisso, largentino che gli ha «fregato» il posto che Ranieri questestate ha fatto il diavolo a quattro per riavere Burdisso, mentre poche parole sono state spese per lui. Che cè bisogno di tre centrali forti, daccordo, ma lui il triangolo non lo aveva considerato e vorrebbe continuare a far coppia con Juan. Deve rifletterci su, si capisce. Il Milan è in agguato, cè chi dice che del francese si sarebbe parlato anche durante la trattativa Borriello. La Roma è tranquilla, Mexes le ha promesso che comunque non se ne andrà a costo zero, prima rinnoverà il contratto. Però, il grande ritorno in Nazionale potrebbe fargli cambiare idea. «Oggi dentro di me la nazionale ha assunto unaltra importanza dice prima non era così». Giocare titolare nella Roma gli darebbe una mano. E invece «è arrivato Burdisso. Va bene, mi costringerà a dare il massimo. Ma se non giocherò a sufficienza prenderò le mie decisioni. E se in quello stesso periodo con la nazionale andrà bene, allora la maglia della Francia diventerà una priorità per me. Ho 28 anni, vorrei giocare lEuropeo e il Mondiale in Brasile. È un vuoto che voglio colmare». Cuore ballerino.