21/09/2010 13:30
Che si giochi con la professionalità dei giornalisti a quanto pare conta poco. Ma non è questo che, qui, interessa. Preoccupa semmai che il medico si faccia prendere dal panico perché il paziente ha la febbre alta.
Ranieri anziché urlare, dovrebbe cercare soluzioni e trovarle, come ha saputo fare un anno fa: osservi la squadra, si guardi allo specchio, studi e usi, se necessario, il bisturi. Agisca con la calma e la serenità che lhanno reso unico in questo ambiente. Non cerchi fantasmi. Se Totti si lamenta per il catenaccio, non vuol dire che odia lallenatore, ma che vuol bene alla Roma ed è un altro discorso.
Quando tornerà a parlare, Ranieri, in sostanza, ci faccia sapere qual è il male della Roma e quale ricetta ha passato al farmacista. A Torino, per molto meno, ne pretesero, ottenendola, la testa. A Roma, sarà per il clima, sarà per la generosità della gente, sarà perché qui tutto si è visto e vissuto, di Ranieri vogliono solo la competenza tecnica.
Ranieri, allora: che cosha la Roma? Si dice: preparazione sbagliata. Non è possibile.
Dopo cinque partite ufficiali un professionista tiene unora e mezzo anche se il preparatore lo avvelena. Questione di testa, allora. Ed è peggio. Con il sereno, va a mille. Quando si alza il vento, minacciando tempesta, la Roma vorrebbe trovarsi altrove, corre a vuoto, scoppia in lacrime. Potrebbe chiedere aiuto al gioco, se un gioco ci fosse. Lanno scorso Ranieri lasciò intatta lintelaiatura spallettiana, appena appena tirando le redini in difesa. Potrebbe essere la strada. Ma che ci faccio con Borriello e Adriano, manda a dire? Potremmo rispondere: e con Vucinic, se davanti tiene solo Totti e Borriello? Una soluzione ci sarebbe: chiedere a Totti di fare il trequartista, con Vucinic da una parte e Menez o Taddei dallaltra e un centravanti davanti. Oppure: utilizzare Borriello e Adriano come vice Totti. Ancora: difesa a tre, attacco a tre, se proprio non vuole insistere con il rombo. Eresia fantasiosa: modulo intercambiabile. Insomma: faccia come gli pare, ma lo faccia e presto.
Consigli per la ricetta: disegnare un copione; ricordarsi che rosa e contratti valgono più dellultimo posto; mai pensare agli assenti; mai cercare colpevoli oltre il recinto; mai prendersela con la sfortuna; mai bocciare il mercato; mai sentirsi povero e vittima; mai ritenere che un titolo faccia più danni di una scelta sbagliata; mai andare in ritiro; mai togliere la parola ai protagonisti.
Le altre non é che stiano volando. Basta poco per riprenderle. Quel poco tocca a Ranieri.