Ranieri contro Russo e Lippi

23/09/2010 10:26

GARA SEGNATA - Al di là della rabbia per le decisioni arbitrali, tantissima, non può es­sere altrimenti, la cosa che probabilmen­te ha dato più fastidio a Ranieri è che nel­la serata in cui aveva ritrovato la sua Ro­ma o quasi, le decisioni arbitrali hanno ri­mandato quei sogni di ripartenza che il tecnico e i suoi giocatori erano convinti di poter cominciare a materializzare qui a Brescia: «Non meritavamo certo di per­dere. Se escludiamo il risultato, che pure pesa e brucia, in questa partita ho avuto soltanto risposte positive, ho rivisto la Ro­ma che voglio, siamo stati capaci di lotta­re sino all’ultimo, anche in inferiorità nu­merica quando non dovevamo esserci perchè Mexes non aveva commesso fallo, ha preso nettamente il pallone. La squa­dra ha lottato sempre, sino all’ultimo se­condo di gioco, abbiamo anche sfiorato il pareggio con quel colpo di testa di Adria­no. Ci sentiamo tutti arrabbiati e danneg­giati. Mi consolo pensando che qui a Bre­scia è stata la migliore Roma della stagio­ne. Volevamo vincere, il Brescia ha trova­to subito il gol che ha messo la partita nel­la situazione tattica migliore per loro. Noi abbiamo fatto sempre la partita. Non ci siamo mai arresi. Purtroppo in questo ini­zio di stagione non ce ne va bene una. Mi sono piaciuti tutti. A cominciare da Ci­cinho. Si è fatto trovare pronto, non giocava da tan­tissimo tempo, è stato bra­vo sia nella fase difensiva che in quella offensiva, gli dovrò dare più spazio. An­che Julio Baptista ha fatto il suo. Il nervosismo di Me­xes? Lui sapeva benissimo di aver preso il pallone, si è visto dare il rigore e l’espul­sione, non dovrebbero es­serci certe reazioni, ma in questo caso si può capire » .

L’ATTACCO ALL’EX CT - In una nottata come questa, Ranieri ha avuto an­che il tempo di parlare di Marcello Lippi. Sì dell’ex ct della nostra Nazionale il cui nome da qualche giorno, sponsorizzato da qualcuno, è cominciato a circolare come un possibile successore del tecnico te­staccino. E la cosa non gli ha fatto certo piacere: « C'è chi si muove nell'ombra, qualcosa c'è. Di Lippi avete parlato voi, ma forse qualcosa deve esserci. Del resto anche alla era venuto a sapere di quella cena. I nomi e i cognomi i gior­nali li hanno fatti, si vede che sanno qual­cosa anche loro... A Torino lo sapevo che era Lippi. D'altra parte lo sapevano tutti, c'era stata la famosa cena della piadina» . Con tanti saluti all’ex ct.