12/09/2010 11:09
Toccherà, però, proprio a lui aiutare i giocatori a ritrovarla. «Non è che posso andare al mercato a trovare la coesione e la concentrazione che cerano lanno scorso. Penso che ci vuole un po di tempo per tornare essere quelli di prima». «Non sono preoccupato» chiarisce. Ma lallenatore si mostra teso. E comunque cade spesso in contraddizione. «Ho tolto Totti, pensando alla Champions: non lo volevo avere spompato». E una delle dichiarazioni di Ranieri che convincono meno. Venerdì aveva detto che alla gara di mercoledì contro il Bayern proprio non guardava. Cè anche laspetto tattico: «E con Borriello in campo potevo giocare con la palla lunga, mentre con Francesco i centrocampisti dovevano accompagnarlo e non lanciare: con un uomo in meno era un lavoro più complicato». Sino allespulsione, niente da dire o quasi: «Menez stava lavorando bene su Conti e la squadra rispondeva. Non è colpa di Jeremy se Daniele era solo in area. Una disattenzione».
Non lunica: «Abbiamo incassato 4 reti su palle inattive». Giustifica, sino un certo punto, Burdisso senior: «Non era un fallo cattivo». Ma resta la sconfitta-record: lultimo 5-1 nel 1949 con la Lucchese. «La Roma non lotta per il titolo, ma per un posto in Europa League o per la zona Champions». Laffermazione di Ranieri, alla vigilia, è stata presa malissimo dalla società giallorossa. Il tecnico lha ribadita negli spogliatoi del SantElia: «Se dico che non è da scudetto, vuol dire che mi sono accorto che cè ancora qualcosa da fare».
Va bene evitare i proclami e magari partire alle spalle di Inter e Milan a fari spenti, ma era importante non ridimensionare il ruolo di una squadra che ha 24 giocatori e che ha un monte ingaggi di 84 milioni di euro. In più lallenatore era presente al discorso fatto dai dirigenti, Rosella Sensi in testa, prima dellinizio della stagione. Al gruppo è stato chiesto esplicitamente il quarto scudetto.
Il messaggio del tecnico, invece, è stato così debole che potrebbe diventare un boomerang. Perché il club vuole i giocatori più responsabilizzati. La prima mossa ufficiale, dopo le dichiarazioni di Ranieri, è arrivata ieri: se Mexes è un caso per lallenatore, non lo è per il dirigente della Roma, Montali: «Non cè nessun tipo di problema con Mexes». La Roma è tornata nella notte. La questura ha mandato due macchine della polizia per scortare il pullman giallorosso nel tragitto da Fiumicino a Trigoria.