10/09/2010 09:58
Sembra infatti che sarà proprio il parigino della banlieu 94, luomo destinato a giocare alle spalle dellaccoppiata offensiva che sarà formata da Francesco Totti e dallultimo arrivato, Marco Borriello, allesordio assoluto in maglia giallorossa.
LA SVOLTA -Ranieri ha sempre detto di considerare Menez un diamante grezzo, comunque un diamante su cui lavorare per trasformarloin quello che potenzialmente è un campione in grado di fare la differenza. Nella passata stagione ha usato anche maniere forti e parole pesanti per provare a scuotere il francese da quellapatia che sembrava essere la causa principale di un atteggiamento che era lesatto contrario di quello che doveva essere. Nello stesso tempo, però, al giocatore ha sempre dimostrato una stima tecnica al di sopra di qualsiasi altra considerazione, facendogli capire che un futuro protagonista dipendeva solo da lui e dalla sua voglia di diventare un calciatore nel senso più pieno della parola. Menez ha capito. Lavorando duro in allenamento, sistemandosi in panchina senza manifestare dissenso, capendo il concetto di squadra e gruppo. Da quel momento ha sempre giocato di più in questa Roma. Fino, appunto, a questa stagione in cui il tecnico romanistasembra volergli concedere sempre maggiore fiducia, forte anche del supporto del nuovo commissario tecnico francese Laurent Blanc che nel nuovo corso del dopo Domenech ha fatto di Menez un punto fermo per il presente e il futuro.
TRIDENTE -E ora Menez sembra essere diventato un punto fermo anche della prima, autentica, Roma di Claudio Ranieri. Titolare nella sfida di Supercoppa contro lInter, stessa cosa nella prima di campionato allOlimpico contro il Cesena, probabile conferma anche per domani sera contro il Cagliari. In una Roma che, dopo anni, si trova alle prese con uninsolita abbondanza in attacco, anche in un momento in cui Adriano è ancora alle prese con il recupero dallinfortunio muscolare che lo ha bloccato alla vigilia del via del campionato. Una scelta, con Borriello e Totti titolari, che vuole dire far retrocedere in panchina Mirko Vucinic, uno che lo scorso anno ha segnato diciannove gol in stagione (14 in campionato), uno che nel passato campionato ha realizzato quasi tutte le reti che hanno fatto sognare lo scudetto sino allultimo secondo dellultima partita. Del resto Ranieri non ha abbandonato lidea di presentare una squadra schierata in campo con il preferito quattro- quattro-due. E il francese, in questo senso, sembra essere luomo più adatto, sempre che continui ad avere voglia di sacrificarsi nel lavoro di copertura, per completare la linea dei centrocampisti e, nello stesso tempo, svolgere la funzione di trequartista con il compito di mettere le due punte nelle migliori condizioni per andare in rete. Ranieri punta forte sul talento di Menez. Sa che può costituire un ulteriore rinforzo rispetto alla Roma dello scorso anno, il giocatore in grado di fare la differenza.