19/09/2010 12:08
Parole pesanti, quasi intimidatorie. Mai rivolte però ai suoi, a quelli che gli hanno rimproverato pubblicamente un modo di giocare troppo "catenacciaro". Totti, per dirne uno. «Ho un rapporto sincero e leale con tutti i giocatori - e qui il tono si alza - figuriamoci con il mio capitano. Posso sbagliare a volte nel farlo giocare, altre a levarlo: me ne assumo le responsabilità. Sono io il capo, tutto quello che faccio è per il bene della Roma. Dite che conosco solo il 4-4-2: ma che ne sapete voi della carriera di Ranieri? Andate a vedere quello che ho fatto nella mia carriera, con quanti e quali moduli ho vinto. Ho più di vent´anni d´esperienza: pensate che abbia sempre fumato il sigaro in panchina?». No, altrimenti sarebbe Lippi. Ad andare in scena è stata invece la copia sbiadita di Mourinho, la stessa che oggi pomeriggio, contro il Bologna, proverà a raggiungere la prima vittoria di quest´avvio stagionale. Chissà che non sia più semplice riuscirci con un nemico esterno.