26/09/2010 11:21
Bene lallenatore, ma anche la Roma che sale di condizione e mostra maggiore convinzione nei propri mezzi. Ranieri, con lorganico quasi al completo, sceglie il sistema di gioco che più gli dà garanzie di equilibrio e compattezza. Come previsto, torna al 4-4-2: è lunico assetto che, al momento, può prevedere in attacco, insieme, Totti e Borriello. Così Perrotta deve allargarsi a sinistra, a destra parte Menez e i mediani sono quelli di sempre, Pizarro e De Rossi, questultimo recuperato in extremis. Il cileno ha il compito più impegnativo, avendo di fronte Stankovic, attivo e pericoloso quando si affaccia nella metà campo giallorossa. Dietro rientrano Nicolas Burdissso, accanto a Juan per una coppia efficace e solida, e Riise a sinistra, con il caschetto. Cassetti può tornare a destra, corsia preferita, e sfidare Etoo che ha già realizzato 8 reti. Lobont sostituisce linfortunato Julio Sergio e si presenta con un volo per respingere il destro da fuori di Stankovic.
Benitez va sul classico, cioè schiera lInter con il collaudato 4-2-3-1. Mancano Zanetti, a sinistra cè Chivu, e Samuel, al suo posto Cordoba. Lucio non sta benissimo, ma si arrenderà solo nel duello finale contro Vucinic. Comunque Cambiasso resta spesso davanti alla difesa per proteggere il reparto che non è al top. A destra Maicon spinge quando può: Perrotta lo aspetta e spesso va anche ad attaccarlo. Lesterno giallorosso, quando parte Riise, si ferma, per non scoprire quel lato. Lì cè Pandev, disponibile a rientrare. Cosa che non accade dallaltra parte: Chivu si arrabbia perché Etoo, ora che non cè più Mourinho, non copre. Lex romanista, rivolgendosi alla panchina, avverte di essere pronto a uscire se il camerunense non collabora. il siparietto finisce con un abbraccio tra i due interisti.
Nel primo tempo poche emozioni. Morganti perdona Lucio per un calcione in testa, gioco pericoloso, a Borriello in area, dopo una respinta di Julio Cesar su tocco ravvicinato di Perrotta. La Roma, sino allintervallo, non avrà altre chances, anche se più volte simpappina al limite, perdendosi sul più bello. Stankovic, invece, ci riprova dalla distanza e colpisce la parte superiore della traversa. Ma lInter è svogliata e nervosa. Alcuni campioni latitano.
Menez, abbastanza impreciso nella prima parte, inizia bene la ripresa. Chivu meriterebbe il secondo giallo al primo minuto quando trattiene il francese partito in contropiede. Menez insiste a destra e dal fondo offre un pallone doro a Borriello che è in ritardo e non arriva a toccare davanti alla porta. La Roma cresce. E più vivace. Benitez toglie prima Milito, deludente, e a seguire Pandev, mai incisivo: dentro Muntari e Coutinho. Subito dopo la mezzora Ranieri inserisce Vucinic per Totti che non gradisce: a testa bassa, dopo aver salutato il compagno, rientra direttamente negli spogliatoi, passando accanto alla panchina di Benitez e non vicino a quella giallorossa, tanto per evidenziare il suo disappunto. Pochi secondi e lInter ha una grande occasione, ma Etoo spara a lato, su invito di Sneijder che per il resto fa poco o niente. Il camerunense, da centravanti, è un po più presente, ma Lobont non si spaventa. Quando Etoo, appena entrato in area, conclude di potenza al trentottesimo, il portiere respinge e salva il risultato. Dopo Totti, altro caso: Adriano si rifiuta di entrare, tocca a Baptista sostituire Borriello. Entra pure Brighi per Menez. La Roma non si accontenta e continua a spingere. Fa bene. In pieno recupero De Rossi, dalla destra, pesca in area Vucinic che, di testa e in tuffo, anticipa Lucio, fin lì perfetto: palla verso il palo più lontano e fine della crisi, risalendo a meno cinque dallInter capolista.