Roma, i bomber sono spariti

14/09/2010 12:12

L’idea di Ranieri, espressa anche venerdì, è sempre la stessa: «L’importante è non prendere gol perché prima o poi in avanti abbiamo giocatori che lo fanno». Vero, almeno sino a Chievo-Roma del 16 maggio scorso. Dal ritiro di Riscone di Brunico, infatti, se si fa eccezione per un paio di partitelle contro dilettanti locali (dove hanno trovato gloria sia Adriano che Vucinic) e al rigore di a , la Roma non ha mai segnato con gli attaccanti: Brighi (Bordeaux), Greco (Psg), Pit (Grosseto), Riise (Inter nella Supercoppa italiana) e (sabato a Cagliari), ne sono la dimostrazione. Ci sarebbe Menez (in gol nella batosta contro l’Olympiacos) ma il francese non è certamente uomo da doppia cifra.

A conti fatti, nove partite e una misera rete su rigore del reparto avanzato. Un paradosso se si pensa che nella rosa c’è gente come – 192 reti in serie A e 245 in totale – Adriano (168 gol in 353 gare), Vucinic (94 reti in 293 partite) e da poco più di una settimana Borriello (14 centri nell’ultima stagione con il Milan). Soffermandosi esclusivamente sulle tre partite ufficiali disputate, l’unica nota positiva rimane il capitano. Non è andato in gol ma ha fornito i due assist per le reti di Riise e ed è stato il più pericoloso nella gara interna contro il Cesena. Adriano è rimasto fermo per una lesione al muscolo adduttore e solo ieri è stato reintegrato nella lista dei convocati in vista dell’impegno di domani contro il Bayern Monaco.

A Trigoria si sussurra come il brasiliano sia in netta ripresa, al punto da sorprendere Ranieri negli ultimi due allenamenti. C’è poi il capitolo-Vucinic. Il montenegrino domani non ci sarà. Nelle due partite disputate contro Inter e Cesena è apparso svogliato e involuto. La sua assenza contro il Bayern Monaco è però pesante, considerando soprattutto che negli ultimi anni l’attaccante è stato sempre decisivo in Europa: per informazioni chiedere a Manchester United, Chelsea e Real Madrid.

La Roma, quindi, deve trovare la via del gol senza il giocatore che dall’inizio del 2010 ha contribuito a dare il cambio di passo alla manovra della squadra. Rimane Borriello, per il quale l’esordio in terra sarda non può far certamente testo. Contro i vice campioni d’Europa toccherà quindi a lui, insieme a , sorreggere l’attacco giallorosso che cerca disperatamente di sbloccarsi. Un problema, quello del gol perduto, di non facile soluzione

. Non è un mistero che Ranieri cerchi il gioco sulle fasce e vorrebbe attuare il 4-4-2. Tuttavia, avendo come esterno di ruolo il solo Taddei, è obbligato a ripiegare su altri moduli. Domanda lecita: come è possibile allora che nella scorsa stagione la Roma segnasse a raffica? Il problema è di facile soluzione: sorretta dalla preparazione fisica, la squadra riusciva a tenere i ritmi molto alti, favorendo così gli inserimenti degli esterni e dei centrocampisti. E quando questo non accadeva, perché i difensori avversari erano bravi a chiudere i varchi, ecco che inevitabilmente si apriva lo spazio per gli attaccanti, in primis. Il capitano è sempre lì: è la condizione atletica che, almeno al momento, difetta. Forma che va però ritrovata in fretta: in campionato bisogna già inseguire e in il Bayern non promette sconti.