10/09/2010 11:35
Niente più vendita, dunque, ma un'alleanza: la ricerca di un socio è una mossa che Sawiris non ha mai escluso negli ultimi anni, ma quello emerso ad agosto era qualcosa di diverso. E gli advisor, la banca d'affari Lazard per conto di Sawiris, e Deutsche Bank sul fronte dei russi, stavano lavorando al progetto di una vendita della holding Weather ai russi (con Sawiris che avrebbe ottenuto cash e una quota del nuovo gruppo), sul modello dell'operazione Lafarge-Orascom Cement conclusa dal fratello di Naguib, Onsi.
A ben vedere dei soci Sawiris li ha già: sono i fondi di private equity azionisti di Weather. E viste le difficoltà finanziarie in cui versa l'impero (dove Wind è in realtà il pezzo più pregiato e la società più profittevole), Sawiris avrebbe bisogno di reperire liquidità. Tra i nodi più critici e impellenti: il default tecnico in Grecia, dove il magnate deve rimborsare dei prestiti di Wind Hellas e dove le banche hanno concesso una moratoria che scade a ottobre (e se per allora la compagnia ellenica non avrà onorato i suoi debiti scatterà il default definitivo). Tra i banchieri d'affari vicini al dossier non c'è però preoccupazione che questo si traduca in un fallimento a cascata delle altre società del gruppo (cross-default): in particolare il debito di Wind è garantito da azioni della società stessa e, inoltre, visti i flussi di cassa che genera, questo la terrebbe al riparo da un eventuale dissesto di Wind Hellas. Inoltre c'è la questione Algeria dove, a causa del deterioramento delle relazioni tra i due Paesi, Sawiris, proprietario dell'operatore locale Djezzy, è finito nel mirino delle autorità (prima con una maxi-multa da 600 milioni di dollari e poi con l'annuncio di una ri-nazionalizzazione della licenza telefonica).